NET per lo sport: una linea per lo stadio del Monza

Nonostante l’avvio di campionato nella massima serie non brillantissimo per la squadra calcistica locale A. C. Monza, che dall’anno corrente giocherà insieme alle “big” di Serie A avendo conquistato all’ultima partita contro il Pisa l’occasione per il salto di categoria, le competizioni casalinghe della formazione biancorossa verranno supportate da un nuovo collegamento urbano nato per offrire l’opportunità ai tifosi di raggiungere il rinnovato U-Power Stadium (costruzione 1985) con l’ausilio dei mezzi pubblici, in un connubio treno-autobus. Infatti, la neonata Z286, gestita dall’azienda NET (Nord Est Trasporti), ATM e Autoguidovie attraverso personale e vetture dei depositi di Monza e Trezzo, vedrà i mezzi gommati percorrere l’autolinea sopra citata compiendo un percorso a forma di “L”, tra il capolinea di Monza Porta Castello Stazione FS (piazzale esterno della stazione ferroviaria) ed il capolinea di Via Tiepolo (Stadio). Quest’ultimo distante dall’arena sportiva circa 700 metri percorribili a piedi in una decina di minuti, per evitare l’afflusso abnorme ed incontrollato di autoveicoli nell’area circostante tale struttura.

Per decretare la creazione di questa nuova direttrice sono state eseguite delle prove effettive con il supporto di una vettura da 18 metri esercitante quindi la massima capienza richiesta in un tale servizio ad alta capacità di pubblico. Lo scorso giovedì 25 agosto 2022, una commissione costituita da ingegneri e tecnici responsabili del servizio NET/ATM ha viaggiato in mattinata a bordo del Mercedes-Benz Citaro O 530 snodato, matricola 7708 del deposito di Via E. Brasca a Trezzo sull’Adda (MI), distolto dal servizio ordinario per valutare la fattibilità del tragitto in concomitanza con le tempistiche teoriche stimate, andando a delineare quindi la Z286 vera e propria. La corsa ha avuto luogo partendo da Porta Castello/Stazione FS, proseguendo lungo Via Mentana/Viale U. Foscolo sino all’incrocio con il cimitero cittadino.

L’itinerario, con alcune soste per misurazioni e rilievi di sagoma dovute alle dimensioni dei bus non certo contenute rispetto alle normali vetture che viaggiano sul viale in questione, prevede quindi la svolta a sinistra su Via Tintoretto superando la Parrocchia della Sacra Famiglia nel quartiere di Cederna e raggiungendo così il capolinea poi istituito lungo Via G. B. Tiepolo. Originariamente, il test su strada con la 7708 ha visto un’iniziale deviazione dal percorso definitivo in Via Luca della Robbia, Via A. Poliziano e Via I. Nievo per il ritorno nuovamente in Porta Castello ed il rientro in deposito del personale a bordo, infine l’invio vuoto della vettura a Trezzo sull’Adda.

In ROSSO, il percorso di prova compiuto lo scorso 25 agosto, in GIALLO il prolungamento optato per il cappio di ritorno delle vetture verso il capolinea opposto

Piccola curiosità per i più appassionati del settore TPL, nel corso dei mesi di luglio ed agosto due degli ultimi Irisbus 591.18.35 CityClass Cursor 18 metri di NET del deposito di Trezzo sull’Adda, matricole 1292 e 1295, sono stati dislocati a Monza Via Aspromonte per essere probabilmente impiegati sia sulla Z286 appena indetta, che per le linee Nera (Stazione FS/Villa Reale/Viale Cavriga) e Blu (U-Power Stadium/Villasanta/Viale Cavriga) annualmente proposte dal comune come collegamenti da e per l’Autodromo Nazionale di Monza sito nell’omonimo parco, in concomitanza con il Gran Premio d’Italia di Formula 1.

La vettura 1292 era stata infatti condotta nel deposito monzese per svolgere il collaudo precedentemente citato ma, a causa probabilmente della sosta prolungata senza attività, ha visto scaricarsi le batterie senza possibilità di utilizzo costringendo il personale a ritardare di qualche ora lo svolgersi dell’attività per recuperare il Mercedes-Benz Citaro 7708 nella rimessa trezzese. Nella giornata di ieri il “CityClass blu”, ormai storico, ha finalmente esordito sulle strade del capoluogo di provincia per effettuare una seconda prova, questa volta per la navetta della Linea Blu descritta poco fa.

I diversi “CityClass blu” trezzesi marcianti, utilizzati nei vari servizi ordinari e speciali, a loro relegati negli ultimi anni di esercizio

In conclusione ma non meno importante, il battesimo della Z286 vedrà i primi autobus percorrerla il prossimo lunedì 5 settembre in occasione del match che si svolgerà alle 18:30 tra Monza e Atalanta, con un probabile nutrito ed agguerrito seguito di tifosi per entrambe le formazioni contendenti.

L’eCitaro debutta a Milano

eCitaro ATM 8000 presso i Bastioni di Porta Volta

Nelle ore precedenti la redazione di Passione Trasporti aveva menzionato la particolare fugace apparizione del Mercedes-Benz eCitaro presso l’area circostante esterna del deposito ATM di San Donato. Con la precisione di un’orologio sulla previsione intentata, il 21 gennaio, qualche giorno a seguire dai fatti descritti, l’autosnodato ha ufficialmente debuttato sull’asfalto delle strade di Milano, emulando quanto già attuato presso le altre città italiane nelle quali la vettura ha preso parte a cicli ordinari di prove, con o senza persone a bordo.

E’ quindi partita ufficialmente la sperimentazione in linea anche nel capoluogo lombardo, del nuovo autobus elettrico. Un nuovo capitolo per il trasporto sostenibile che come sempre, vede interessata anche una delle città che, schierata in prima fila nella lotta al cambiamento climatico, agli sprechi ed all’ottimizzazione dei servizi pubblici, cerca da diversi decenni di affinare il livello dei servizi offerti agli utenti. Al fine di verificarne la funzionalità del veicolo full-electric e ad incrementare le conoscenze tecniche nel campo della tipologia autosnodati, ATM stessa, in data 18/01/2022 ha richiesto al Comune di Milano l’autorizzazione ufficiale all’utilizzo del bus Mercedes-Benz eCitaro con conseguente apposita deroga temporanea sui servizi TPL di competenza.

Tale nullaosta si è deliberatamente concretizzato nel tardo pomeriggio del giorno 20/01/2022 e conseguentemente pubblicato in albo pretorio la mattina seguente. Nello specifico, estrapolandone il contenuto nella circolare, il bus è quindi da ora utilizzabile come veicolo ATM a partire dal 20 sino al 27 gennaio 2022 ed esclusivamente sulla linea 94, tra Piazzale Luigi Cadorna e Bastioni di Porta Volta.

In tale arco di tempo sarà quindi possibile osservare nonché sfruttare per spostamenti (anche per semplice curiosità) una vettura ATM (loghi e punzonatura) immatricolata con targa tedesca dalla casa madre: l’eCitaro è infatti di proprietà EvoBus ed è stato registrato alla motorizzazione in Germania il 19/08/2020.

Determinazione dirigenziale da Albo Pretorio

Per questioni di praticità funzionale ed estetica dell’autobus, durante la giornata di mercoledì 19 gennaio, l’officina ATM ha provveduto a modificarne l’estetica interiore ed esteriore con particolari richiamanti l’azienda municipalizzata stessa. L’ormai noto eCitaro ha così ricevuto la matricola sperimentale 8000 corredata di loghi aziendali ATM in tonalità bianca, sulla carrozzeria della vettura, nella verniciatura di fabbrica grigio canna di fucile. Al fine di evitare spiacevoli inconvenienti con il personale di controlleria, la vettura 8000 è stata inoltre dotata di due obliteratrici ATM Conduent nel classico arancione atte alla validazione dei titoli di viaggio su base temporale, essendone sprovvista di altri sistemi di bordo tecnologici in grado di rilevare eventuali abbonamenti attraverso la classica tessera personale magnetica. Non meno importante, per uniformane la sicurezza al resto della flotta aziendale, al fine di contrastare il contagio da virus COVID-19, è stata inibita la salita dalla prima porta (a ridosso del conducente) ed è stata posizionata la ormai conosciuta, ai fruitori del TPL, catena per il distanziamento tra comparto passeggeri ed area autista. Altri dettagli certo interessanti sono quelli destinati al tentativo di non disorientare gli utenti, grazie ad una scrupolosa riprogrammazione dei grandi indicatori di direzione giallo ambra con le corrette diciture per le velette della linea 94 e con una veletta speciale generica “ATM MILANO“, in caso di fuori servizio o spostamenti ove il pubblico non è contemplato.

Ulteriori prove su strada, eseguite dal personale ATM nella giornata di giovedì 20 gennaio, hanno così preannunciato il servizio della matricola 8000, partito ufficialmente nella mattinata del giorno successivo. La prima uscita dal deposito, per raggiungerne la linea 94, è avvenuta senza alcun problema e le batterie da 441kWh, ricaricate durante la notte in loco, hanno potuto garantire un numero di chilometri di percorrenza non indifferente. La direttrice 94, assegnata da metà 2020 agli automezzi del deposito di V.le Molise, si estende in un tracciato di circa 6 km e collega quotidianamente le località di Cadorna FN M1/M2 (Via Minghetti) e Porta Volta.

La vettura ATM 8000 in servizio sulla linea 94

Il turno del bus Mercedes-Benz, assegnato momentaneamente al deposito San Donato, si è svolto senza intoppi tecnici. La vettura circola quotidianamente senza tabella e ad orario libero, con la sola condizione di rientro immediato per ricarica in officina nel momento in cui la disponibilità elettrica della batteria scenda sotto il 35%, rispetto alla capacità totale dettata dalle performanti batterie “solide”. Questi test sono atti al fine di verificare quanta distanza possa garantire sul campo milanese la vettura.
Durante l’arco dell’intera giornata ha preso parte a più corse sul collegamento previsto, generando dell’interesse verso la fortunata utenza catapultata inaspettatamente all’interno del “bus del futuro”.

Non solo prestazioni effettive della tecnica Mercedes-Benz ma anche uno stile di guida dell’autista combinato con un efficiente recupero di energia in frenata e alle sue batterie a corpo solido, hanno potuto garantire tempistiche di autonomia meritevoli di essere riportate, arrivando alle ore 15:20 con oltre il 40% di capacità residua. In seguito, dopo l’ultima corsa giunta al capolinea di Cadorna FN M1/M2 alle ore 16:00, ha effettuato il lungo tratto di rientro fino al deposito di San Donato dove l’eCitaro ha così concluso la sua lunga giornata di lavoro intorno alle ore 16:30, pronto per essere ricaricato e ricondotto in esercizio l’indomani.

La vettura ATM 8000 in rientro presso il deposito San Donato

Uno sguardo agli interni non può certo mancare, l’occhio vuole sempre la sua parte ed è ciò che, oltre al comfort fisico, scatena il gradimento psicologico di un prodotto nell’acquirente o nel fruitore. Il bus tedesco in allestimento suburbano è dotato degli ormai indispensabili erogatori di gel igienizzante sulle porte, prese USB 12V per la ricarica dei dispositivi portatili di quotidiano utilizzo e due grandi schermi LCD collocati in testa alle due semi-casse che nel complesso costituiscono l’autosnodato. L’accogliente ambiente passeggeri si presenta attraverso i classici sedili scelti per l’allestimento da Mercedes-Benz, imbottiti, accompagnati inoltre da alcune innovative sedute a ribalta lungo gli spazi riservati al trasporto disabili, in prossimità dei vestiboli. Il sistema di climatizzazione, rimasto attivo per motivi di testing alla massima intensità tutta la giornata, non ha inficiato sulla durata delle batterie se non per la potenza, minima, richiesta nel funzionamento.

Interni della vettura ATM 8000

Il “Bus degli Angeli”: ATM per i City Angels

E’ ritornato a percorrere le strade di Milano, dopo un anno di fermo causa emergenza sanitaria, il “Bus degli Angeli“, un’iniziativa di solidarietà nata nel 2011 per volere di ATM e l’associazione no-profit City Angels. Ad oggi sono trascorsi undici anni e tantissimi i chilometri percorsi dalle due vetture gommate ritirate dal servizio pubblico ed impiegate, attraverso una riqualificazione estetica ed interna, per questo imprescindibile compito del diritto alla salvaguardia della dignità umana ed all’integrazione sociale, semplici ma chiari concetti che muovono ed animano la ONLUS milanese fondata dal giornalista nonché docente universitario, Mario Furlan a circa metà degli anni ’90.

Ogni notte, indicativamente da gennaio fino alla fine di marzo, in parallelo alle moltissime opere di carità fraterna dell’associazione, gli angels (“angeli”, i volontari nella particolare divisa a giubba rossa con basco blu identificativa, molto assimilabile ad una milizia pacifista) coordinano puntualmente le operazioni per allestire l’ex vettura interurbana la quale si muove attraversando i quartieri meneghini più soggetti a degrado ed accattonaggio per offrire a tutti i bisognosi senza fissa dimora pasti sostanziosi, bevande calde, coperte, vestiti e assistenza medica. Sino al 2019, per ovvi motivi epidemiologici, erano inoltre disponibili, a chi ne necessitasse, diversi posti letto in ambiente riscaldato e servizi igienici di bordo.

L’iniziativa ha se non altro riscosso sempre ottimi risultati in fatto di attenzione al prossimo la quale negli scorsi inverni contava ben oltre 200 interventi quotidiani svolti e più di 250 pasti distribuiti ogni sera, segno della presenza di uno spaccato sociale di povertà non indifferente ma non di certo irrisolvibile.

Quest’anno sarà infatti nuovamente possibile avvistare il l’autobus solidale con a bordo i già citati volontari, i quali saranno ovviamente muniti (secondo normativa vigente) di mascherine FFP2 e certificazione Green Pass rafforzato a tutela di tutti i fragili ospiti che vi saliranno a bordo. Il servizio si inaugurerà ufficialmente il 10 gennaio e si concluderà il 10 marzo, verrà svolto infrasettimanalmente dal lunedì al venerdì partendo dalle ore 21:00, con iniziali operazioni di briefing e preparazione vettura, fino alla mezzanotte del giorno successivo, impiegandosi in modo capillare su percorsi variabili in base alla turnazione prevista da cronoprogramma. Lodevole rimane l’iniziativa intrapresa dall’azienda dei trasporti municipalizzata oltre al CityClass “Bus degli Angeli“, ovvero l’aver reso disponibile ai senzatetto l’accesso al corridoio di collegamento tra linee metropolitane M2 e M3 presso la stazione Centrale FS che è quindi ora utilizzabile come dormitorio notturno. Il comune di Milano ha inoltre fornito a titolo gratuito, a partire proprio da quest’anno, abbonamenti annuali al TPL a tutti i volontari.

Come precedentemente citato, l’impegno dei City Angels su ruote sarà così ripartito, toccando il centro cittadino più alcune zone decentrate:

  • lunedì: Stazione Porta Genova, P.za XXIV Maggio, Via Ripamonti, Via G. da Cermenate, V.le Famagosta
  • martedì: P.za Argentina, P.le Lotto, Stazione Lampugnano, P.le Brescia
  • mercoledì: C.so Europa, P.za Duomo;
  • giovedì: C.so Europa, Via Meravigli;
  • venerdì: Stazione Cadorna, P.le Lotto, P.le Brescia.

L’OdV (organizzazione di volontariato) City Angels nasce, come da premessa, nel 1994 a Milano da un’idea di Mario Furlan il quale, al fine di contrastare il fenomeno della delinquenza e dell’emarginazione sociale fondò l’omonima associazione di veri e propri angeli custodi il cui motto rimane “Solidarietà & Sicurezza“. Qualche anno dopo, la neonata istituzione senza profitto, venne resa identificabile in modo ufficiale come ONLUS, nel 1999, mentre nel 2008 per i risultati conseguiti ottenne la tanto prestigiosa onorificenza milanese dedicata a chi tramuta la propria esistenza in uno strumento positivo di lavoro instancabile: l’Ambrogino d’Oro.

Nei decenni di esistenza nacquero nuove sedi in oltre 18 città italiane e una nel territorio elvetico del Canton Ticino, in Svizzera.
La cooperazione con il mondo ATM avvenne a partire dal 2011, quando l’allora veicolo gommato ideato e nominato “Buon Samaritano” si trovava ancora in attesa di una nuova collocazione associativa che se ne potesse occupare.

“La Casa degli Angeli” 9511 in servizio presso Sottopasso Mortirolo

Il “Buon Samaritano” era costituito da un Fiat 418 AC Macchi matricola 1462 appartenente alla serie 1400-1497 di ATM, costruito nei primi anni ’80. Venne distolto dal servizio a fine anni ’90 e nel 2002 riprogettato da arredatori d’interni, meccanici ed elettricisti presso le officine ATM di Viale Molise. Al termine della riconversione ricevette la nuova punzonatura 9511. Questo bus snodabile, totalmente riscaldato e lungo 18 metri, venne allestito con tutto il necessario ad accogliere le persone in difficoltà rispettandone anche, non meno importanti, specifiche legate alle norme igienico-sanitarie. Il progetto diede sviluppo a una ripartizione degli ambienti identificata in tre aree, ognuna con una funzione specifica. La zona ristoro, con un suo spazio riservato in testa alla vettura. Fu dotata di tavoli e sedute, semplici ma molto funzionali. La zona dedicata al riposo, collocata invece in sul fondo, dotata di brande per garantire un comodo ristoro mentre la zona di primo soccorso vide la presenza di servizi igienici installati al centro.
Dal 2003 al 2011 il bus venne gestito dai volontari della Fondazione ‘Fratelli di San Francesco di Assisi’ e rivestiva una sobria ma inedita livrea bianco-arancio ministeriale mentre, a partire proprio dal 2011, con il subentro di City Angels alla conduzione, ricevette la pellicolatura dall’aspetto accogliente ed caritatevolmente invitante “Casa degli Angeli“, raffigurante una grande casa dal tetto ed infissi azzurri. Durante i suoi anni di servizio la vettura fu rimessata presso il deposito di Viale Sarca dove, durante le gelide e solitarie notti invernali per sedici lunghi anni ha aiutato chi necessitasse anche di semplice conforto. Svolse un lodevole servizio fino al marzo 2019 quando venne radiata ed accantonata definitivamente presso il deposito di Via Giambellino, nell’oblio di un condottiero ormai deposto.

“Bus degli Angeli” 9513 in servizio presso p.za XXIV Maggio
credits Medium ATM Milano

Durante l’estate del 2019 ATM non ha esitato ed ha provveduto a sostituire lo storico bus dismesso con una di pari utilità. L’esemplare prescelto è stato l’IRISBUS 591E.12.29/S 91 CITYCLASS CURSOR CRT matricola 5783 consegnato nell’aprile 2005 e da sempre in servizio presso il deposito Giambellino, negli ultimi anni ha invece svolto corse scolastiche per la vicina rimessa Novara. Una volta estromessa dall’ordinario impiego la vettura è stata riprogettata da Luciano Dorini e Giuliano Marcato i quali, insieme agli operai e al responsabile dell’officina di viale Molise, hanno aggiunto sedili, tavolini, armadietti e realizzato un piccolo spazio incentrato sul comfort e dotato di conseguenza di scaldavivande. Anche il look esterno è stato rivisitato e completamente pellicolato in una livrea bianca con artwork arcobaleno, in bella vista lo slogan “il bus degli angeli” affisso in via delle classiche velette di percorrenza. A questo particolare CityClass è poi stata attribuita una nuova assegnazione numerica, ovvero, 9513.
Sempre a causa della pandemia globale, nell’estate 2020, per fare spazio ai lavori di elettrificazione del deposito Sarca, il bus 9513 è stato temporaneamente accantonato presso l’officina metropolitana di San Donato. Finalmente, dopo una stagione di inglorioso inutilizzo è ufficialmente nuovamente pronto ad accogliere i tanti clochard non senza l’importante presenza umana e di cuore degli angels, dei quali l’associazione è sempre alla ricerca al fine di non perdere i pochi barlumi di speranza e lume razionale che City Angels dedica a chi non possiede più nulla da perdere ma vuole riscattarsi, per un futuro, proprio e collettivo, migliore.

Il bus in allestimento presso le officine di viale Molise – è possibile vedere la precedente matricola 5783
credits Medium ATM Milano

Quinta (riuscitissima) edizione per e_mob 2021

L’annuale kermesse sulla mobilità elettrica e_mob si è da poco conclusa, con i padroni di casa di ATM Milano divenuti quasi portavoce dell’inarrestabile evoluzione del trasporto tra i “big” presenti, specialmente in quest’ultima edizione grazie ai grandi investimenti concentrati proprio sul settore automotive e sostenibilità.

Manifestazione nata e cresciuta in tempi recenti, e_mob dal 2016 presenta e permette il confronto sulle novità inerenti il campo dell’impiego dell’elettricità per la trazione quotidiana, a trecentosessanta gradi, accrescendo così il seguito e la compartecipazione da parte di diversi leader italiani ed europei (ma non solo) costituenti il comitato promotore, il comitato scientifico, i partner e gli ospiti. Tra le principali, oltre alla municipalizzata del trasporto milanese, e-mob può avvalersi della presenza immancabile del neo-nato Ministero della Transizione Ecologica, di RFI – Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), di AMSA – Azienda Milanese Servizi Ambientali e Confindustria (nelle declinazioni Cisambiente ed ANCMA), tra i “volti” probabilmente più noti di chi mastica e tratta l’argomento TPL con continuità e costanza. Il tutto coordinato e fortemente sostenuto da CLASS Onlus, associazione ambientalista nonché Comitato per lo Sviluppo Sostenibile.

Durante l’intera rassegna, tenutasi nelle giornate tra sabato 16 e martedì 19 ottobre 2021 in Via Mercanti e nella centralissima Piazza Duomo, sotto lo sguardo vigile della Madonnina, è stato possibile apprendere e sperimentare, nella loro tecnica, le ultimissime innovazioni destinate alla mobilità sostenibile ed esposte in loco per l’occasione.

Tra gli espositori come non citare i principali produttori/esercenti, attualmente grandi protagonisti sulla scena dell’elettrico: A2A, BYD, Class Onlus, Cobat, Edison, Enel X, Hera, Amat, Anfia, Anie, Innovhub, Motus-E, Rse, Agens, Elettricità futura, Utilitalia, Ambasciata e Consolato dei Paesi Bassi, Alfen, Alphamobility, Bosch, Be Charge, Carver, Duferco Energia, Energica, E-Gap, eTuk, E-vai, Free2move eSolutions, GoRent, Hyundai, Langmatz, Leasys, Neogy, Niu, Prodrive Technologies, Scame, Stellantis, Synergie, VDL, Wow e Zero Motorcycles.

Tutti grandi nomi che si stanno ritagliando il loro spazio nel mercato delle soluzioni ad impatto zero e che presto diverranno probabilmente potenziali fonti di nuove figure professionali e risorse legate al mondo dell’indotto e della produzione.

Il fulcro dell’evento è stato indubbiamente la centrale Piazza Duomo che ha visto, tra l’espressione curiosa delle circa trecentomila persone accorse, l’esposizione degli innovativi veicoli elettrici per la città; ATM si è resa quindi partecipe con un esemplare di Solaris Urbino 12 IV Electric, di nuovissima concezione ed attualmente resi fruibili al cliente con turni che ne vedono le vetture consegnate totalmente operative in pieno regime di esercizio per ovviare lo svecchiamento della flotta. La cinese BYD Auto, con la sua filiale europea, ha invece condotto sul sagrato della grande basilica uno dei suoi eBus da 12 mt nella configurazione a tre porte analogo alla matricola “2005” facente parte del parco ATM mentre AMSA, gruppo A2A, tre innovativi mezzi elettrici atti ad una raccolta e smaltimento dei rifiuti più efficiente ed ovviamente ecologica.

Analizzata nel particolare, di seguito qualche informazione essenziale ma utile sulla vettura “3000”. E’ stata consegnata ad ATM, presso il deposito San Donato, nel novembre 2020 e differisce dagli altri bus serie 3xxx a causa dell’assenza degli specchi retrovisori tradizionali, ovviati tramite una soluzione più tecnologica ed elettronica.
In alternativa a questi ultimi, Solaris e ATM hanno sperimentato “MirrorEye®“, un sistema che garantisce la visibilità tramite un insieme di visione indiretta basato su telecamere e monitor a bordo il quale, in aggiunta al sistema MobilEye Shield+, garantisce maggiore sicurezza anche in condizioni di visibilità sfavorevoli. Attualmente l’autobus in questione è in servizio regolare presso il deposito San Donato e, dopo alcune migliorie iniziali, è stato promosso a pieni voti dall’azienda milanese.

Non solo una mera esibizione ma anche confronti, dibattiti e conferenze, per arricchire culturalmente e_mob 2021. Sono spiccati anche qui, gli interventi proposti da ATM come le argomentazioni dell’incontro titolato “Transizione in elettrico del trasporto pubblico e soluzioni di ricarica” risalente a martedì 19 ottobre. Durante l’incontro, con possibilità di seguirne il tutto tramite apposito link streaming, si è discusso sui vari metodi di ricarica utilizzati e di come viene gestito oggigiorno il servizio durante la giornata tipo presso le sedi operative della municipalizzata.
Al fine di rendere possibile l’effettuazione di turni giornalieri anche in periodo invernale, nel quale l’impianto di riscaldamento di bordo consuma complessivamente quanto il sistema di trazione del bus stesso, l’azienda ha provveduto ad installare dieci “Opportunity Charger” Alstom presso i capolinea di Viale Zara, Piazza IV Novembre e Piazza Bottini. Tali punti di ricarica, dotati singolarmente di pantografo a discesa, evitando installazione quindi potenzialmente maggiore massa sul veicolo stesso, hanno una potenza attualmente limitata a 200kW e permettono, durante le ore di morbida, la ricarica di circa 25kW in soli 8 minuti. Ciò consente ai bus milanesi, con la dotazione di un pacco batterie da 316kW, di affrontare l’orario di punta serale senza soste tecniche quindi necessità di rientro per ricaricarsi.
In deposito sono invece presenti colonnine ABB e Alstom con potenza variabile dai 60 ai 100 kW gestita da sistema “balancer” che ripartisce l’energia erogata in base al numero di autobus in deposito ed al loro stato di ricarica nonché turno effettuato.
Sono attualmente in corso di installazione ulteriori 25 nuove colonnine presso il deposito Giambellino il quale, in aggiunta alle 67 di San Donato e alle 75 di Sarca, consentiranno l’utilizzo di tutti e 100 Solaris Urbino elettrici serie 30xx contro gli 85 attualmente in servizio e gli ultimi 15 consegnati e in fase di collaudo/immatricolazione.

Guardando al futuro, la città di Milano prevede il completamento e la transizione totale della sua mobilità al sistema bio-sostenibile entro il 2030. ATM ha infatti ha stimato una riduzione dei suoi consumi di gasolio di 30 milioni di litri all’anno e le emissioni di CO2 di circa 75mila tonnellate annue. L’investimento, a seguito dell’impegno assunto in occasione del Summit sul clima di Parigi si aggira ad un valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro, una cifra importantissima che non deve essere assolutamente vanificata da mala gestione ed appalti torbidi a fine di lucro. Non quando è in gioco il miglioramento della vita ed in contemporanea, non meno importante, la salvaguardia di ambiente e biodiversità nei loro fragilissimi ecosistemi.


Nel marzo 2020 ATM ha opportunamente commissionato proprio ad ABB la realizzazione di un sistema di ricarica pilota, con contenuti tecnologici particolari anche in relazione alla possibilità di far fronte ai picchi di richiesta di energia con soluzioni innovative. ABB ha installato 15 stazioni di ricarica “Terra 124”, prodotte nello stabilimento italiano di Terranuova Bracciolini: i sistemi di ricarica sono stati installati nell’area di sosta e possono ricaricare due veicoli contemporaneamente o caricare un solo autobus a piena capacità.

ABB ha curato, infine, anche la progettazione e la realizzazione dell’infrastruttura elettrica, il collegamento del sistema di ricarica alla sottostazione ATM e l’installazione di un EcoFlex Energy Storage Module (ESM) da 324 kWh presso il deposito San Donato, per sperimentare la “ricarica ad isola” la quale permetterà di rifornire di energia elettrica le vetture senza essere connessi alla rete al fine di diminuire i picchi di funzionamento non sempre disponibili nei valori della potenza richiesta. Inoltre consentirà di testare il potenziale futuro riutilizzo dei pacchi batteria al litio e ossido di nichel-manganese-cobalto a fine ciclo di vita degli e-bus, come accumulatori stazionari, consentendo eventualmente anche la reimmissione di energia in rete, quando conveniente, garantendone il second-life.

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Il rilancio di Milano viaggia… in tram

È opera di queste ore, sul sito ufficiale del Comune di Milano, la pubblicazione di un importante documento elaborato il 13 luglio scorso e frutto di dibattito della seduta telematica avvenuta tra i membri del consiglio di Municipio 1 del capoluogo lombardo. Come ordine del giorno, approvato all’unanimità, la valorizzazione delle vetture tranviarie storiche ATM a scopo turistico e culturale, ovvero, una presa di posizione importante su una questione da tempo rimandata o taciuta tanto da decretare il destino di numerosi veicoli di grande interesse storico in maniera definitiva ed irrecuperabile. Una strada lunga da percorrere, anche per sensibilizzare la coscienza dell’azienda municipalizzata che al momento non prospetta uno scenario adeguato a quest’originale attrattiva, la quale, in luoghi come Torino è, ad esempio, molto più sentita e rilanciata, con uno scontato ritorno di pubblico interessato veramente numeroso.


Nel testo, sono moltissimi i passaggi che vengono affrontati e le novità da introdurre proposte come carne sul fuoco, per sfruttare al massimo il “tesoro” celato da troppo tempo tra le mura dei depositi di mamma ATM. Importanti sono le condizioni emerse del materiale rotabile e delle strutture del deposito dismesso di Desio (MB) così come la collezione Ogliari del museo Volandia di Somma Lombardo (VA). Vetture e motrici che reclamano certamente giustizia, dopo l’onorato servizio prestato durante un secolo che, nonostante l’avvento della tecnologia, non le ha mai condannate in fretta e furia alla fiamma ossidrica grazie alla loro semplicità e robustezza in esercizio. L’istituzione di un museo, infatti, potrebbe racchiudere almeno in forma statica tanti pezzi di non quantificabile interesse mentre quelli ancora atti, potrebbero ogni giorno percorrere la città lungo un percorso realizzato su misura per toccare i luoghi più prestigiosi della città, un’ipotizzata linea 20, con un massimo di 4 o 5 tabelle, sia per giorni festivi che lavorativi. Da citare la figura chiave di Mattia Abdu, appassionato ma anche assessore di zona nell’ambito Urbanistica e Mobilità, il quale, da conoscitore, riporta differenti e precise matricole di vetture le quali potrebbero rivivere una seconda giovinezza proprio sui binari o, per lo meno, non nelle file degli accantonati nella cosiddetta Area 51 di ATM o meglio conosciuta come deposito Precotto.

Ecco quindi il desiderio di riabilitare, oltre alle classiche tipo 1928, le care serie 700, con allestimento per passeggeri, l’unità 609 di grandissimo valore per l’epopea tranviaria milanese, l’unità 5137 già protagonista nei mesi trascorsi di un glorioso ritorno nel deposito Baggio, l’unità 4825 da ripristinare funzionalmente e l’effimera nonché sperimentale vettura 4500 “tram innovativo a pavimento ribassato”, frutto nel 1984 di un Frankenstein by OMS ottenuto da due Ventotto incidentate. Il documento si conclude con paragrafi immancabili riguardanti lo stato di conservazione e manutenzione di quanto precedentemente citato intraprendendo azioni di tutela e di censimento al fine di scongiurare abomini quali demolizioni, cannibalizzazioni o cessioni a terzi/privati.


Grazie all’audace azione dall’assessore Abdu, rincarata e supportata da chi ha a cuore questo patrimonio pubblico, è auspicabile il poter iniziare ad ammirare i primi segnali di cielo sereno ed azzurro, oltre la coltre di nubi che imperversavano da decenni sui destini di agglomerati semoventi ferrosi e lignei, plasmati da antichi operai-artigiani per poi consacrarli al mito della storia attraverso il silenzioso lavoro quotidiano che dalla notte dei tempi contraddistingue il rapporto, dapprima tra uomo ed animale, in seguito tra uomo e macchina.


La documentazione inerente la seduta del 13/07 è riportata di seguito nella sua interezza, fruibile dal lettore.

Un tram per una stella

Il 27 maggio 2021 è venuta a mancare l’étoile Carla Fracci, divenuta icona nazionale nonché mondiale per essere stata una delle più eccelse ballerine del ventesimo secolo. Il comune di Milano ha deciso di ricordarla e celebrarla rivestendo una vettura tranviaria di un bianco candido, con la modesta ma ben composta dicitura in rosso “Milano per Carla Fracci”.

L’iniziativa è stata subito avanzata dal sindaco Giuseppe Sala, in seguito ai funerali (celebrati il 29 maggio) della quasi ottantacinquenne artista prima danzatrice della Scala di Milano, ed è stata ben accolta da ATM che ha realizzato per l’occasione, giusto il tempo tecnico di ideare, trasporre ed applicare la singolare dedica, una veste adatta alla selezionata vettura 1880, l’ultima delle 125 unità della serie “Carrello” 1500 per il servizio di linea ad essere sottoposta alla Revisione Generale.

Dal 7 giugno la vettura circola ufficialmente sulla linea 1 transitando proprio davanti il Teatro alla Scala, omaggiando anche sonoramente, con la squillante campanella di cui ogni tram è dotato, la memoria della Fracci e del padre tranviere.

Da menzionare anche una splendida iniziativa tenutasi proprio il giorno delle esequie, voluta e sentita dai tranvieri di Milano, con i tram della linea 1 in servizio deputati a “scampanellare” simbolicamente, dalle ore 12:00 alle ore 18:00, ad ogni passaggio dinanzi lo splendido teatro sito in Via Filodrammatici, a pochi passi dal Duomo. In particolare ed accolta da un grande applauso della folla, la vettura 1785, in direzione Greco, è apparsa vestita a lutto durante la cerimonia funebre con una rappresentanza dell’Azienda Trasporti Milanesi: a corredo le bandierine delle grandi ricorrenze svolazzanti sopra la cabina del manovratore e la veletta rigida, normalmente utilizzata come supporto pubblicitario, divenuta una grande fascia nera da requiem.

ATM e la storia: quando i mezzi si “vestono” a festa

In questi novant’anni di ininterrotto e prestigioso servizio pubblico, fatto di un crescendo costante nella qualità del tipo di offerta proposta, ATM nella sua storia ha inevitabilmente introdotto diverse situazioni culturali e sociali a stretto contatto con la città che rappresenta e serve. Tra i tanti rimane degna di nota per la sua curiosità, l’usanza di celebrare alcune ricorrenze attraverso l’impiego di bandierine collocate su appositi alloggi ai lati dei montanti frontali, in alto, sulle diverse categorie di veicoli circolanti nel parco municipale.

Nel tempo e nelle epoche sono cresciuti a dieci i momenti durante l’arco dei trecentosessantacinque giorni nei quali i mezzi escono dai depositi prendendo servizio adornati con questi singolari piccoli vessilli sventolanti durante la marcia. I drappi, di forma solitamente triangolare, riportano il tricolore nazionale e lo stemma della città di Milano con la croce rossa ed il “bisson” (biscione) con fanciullo su campo bianco.

Quando poter osservare questo particolare e temporaneo abbellimento?

11 febbraio 

Le bandierine vengono installate in occasione della firma dei Patti Lateranensi, avvenuta nel febbraio 1929 tra il Regno D’Italia (Benito Mussolini) e la Santa Sede (Cardinale Gasparri) nel riconosciuto stato pontificio ed entrati in vigore dal 7 giugno dello stesso anno sino al 1984, durante il quale subirono una revisione legislativa. Tutt’oggi, se pur questa ricorrenza non sia più così sentita, come lo fu nonostante la caduta del governo fascista e la nascita della Repubblica Italiana, è rimasta tra i motivi storicamente istituiti da ATM designati per la circolazione dei mezzi urbani decorati “a festa”.

Dal 18 al 22 marzo

Cinque dì che ricorrono a marzo nella memoria dei milanesi e lombardi più attenti: le cinque giornate di Milano. Una situazione in cui, nel 1848, Milano (capitale dell’allora Regno Lombardo-Veneto) venne temporaneamente liberata dal giogo austriaco grazie ad un’audace e storica rivolta cittadina causata dal malcontento generatosi dopo un lungo periodo di dominazione. Fu il preludio della I Guerra di Indipendenza italiana, gettando così le basi per una serie di moti rivoluzionari esplosi in quella che sarebbe diventata successivamente l’Italia, nell’unità del suo regno.

25 aprile

Importantissima data che segna la svolta ufficiale di una delle pagine più buie ma fondamentali della giovanissima ed incombente Repubblica Italiana. Il 25 aprile 1945 prese atto l’insurrezione fomentata dai comandi delle truppe partigiane e di liberazione contro i rimasugli dell’occupazione nazifascista nonché contro gli alleati nostrani, ultimi fedelissimi del Duce, Benito Mussolini. Una battaglia civile, ideologica e convinta, combattuta al grido di “Arrendersi o perire!” rivolto agli sconfitti della grande scena degli schieramenti sullo scacchiere di guerra mondiale.

1 maggio

Per i festeggiamenti riguardanti la festività mondiale dei lavoratori, coincidente per la cultura cattolica con il giorno dedicato a San Giuseppe, biblicamente citato come un artigiano dedito alla lavorazione del legno. La data risale all’entrata in vigore nel 1867 a Chicago (Illinois) della prima legge che regola il lavoro quotidiano esercitato nel limite di otto ore. In Italia, questa decisione ancora in vigore attualmente, venne presa in considerazione ed approvata solamente durante il periodo fascista dal governo Mussolini nel 1923. Per un breve periodo di tempo, dal 1924 al 1945, si decise di anticiparla al 21 di aprile, con il conio del “Natale di Roma”. 

9 maggio 

“Giorno Europeo” oppure “Festa dell’Europa”, a memoria del piano di cooperazione economica presentato nel 1950 da Robert Schuman e Jean Monnet con una lungimirante visione federale composta dai diversi stati compresi nell’area continentale, appunto, europea. Celebrazione inizialmente concordata con il Consiglio d’Europa il 5 di maggio a memoria della fondazione avvenuta nel 1949. Tale denominato “Giorno dell’Europa” sopravvisse fino al 1964. La decisione definitiva venne presa dalla Comunità Economica Europea nel 1985, tutt’oggi rimanente in vigore.

Da sottolineare anche, avvenuta proprio il 9 maggio 1945, la capitolazione della Germania nazista caduta principalmente per mano dell’Armata Rossa. Per tale occasione le bandierine esposte sui veicoli in servizio raffigurano il vessillo europeo, con le stelle gialle disposte in modo circolare su sfondo rettangolare blu.

2 giugno

Tra il 2 ed il 3 giugno 1946, l’Italia intera, stremata da anni di guerra, carestia e sofferenza, viene chiamata alle urne per decidere il futuro della nazione: repubblica oppure monarchia. La vittoria della prima sul regno italiano fu ottenuta ma non con poche difficoltà. Il referendum costituzionale portò quindi alla formazione della Repubblica Italiana, quindi alla sua ricorrenza concordata proprio il 2 giugno. In questa giornata sono diverse le celebrazioni svolte principalmente nella capita. A Roma infatti il Presidente della Repubblica depone puntualmente una corona d’alloro sull’Altare della Patria in omaggio al Milite Ignoto, anonimo caduto per la patria tra i tantissimi che si sacrificarono e dei quali non si seppe la reale sorte delle spoglie mortali. Segue, successivamente una splendida parata lungo il viale dei Fori Imperiali che vede in campo tutti i reparti militari impiegati nella sicurezza e controllo del Paese. Anche a Milano vi si rende omaggio in modo così unico, attraverso i mezzi di trasporto come “veicolo” culturale.

28 settembre

Episodio storico meno conosciuto al quale sono riservati pochi onori se pur di grande contributo per la fondazione dell’attuale stato italiano. Il 28 settembre è una delle quattro giornate che videro Napoli protagonista di accesi scontri tra civili, dissidenti e militari tedeschi con la partecipazione dell’italico alleato fascista. Dal 27 al 30 settembre 1943 un’aspra battaglia per le vie locali vide la perla partenopea tra le primissime grandi città europee ad insorgere contro il giogo nazifascista ormai in disfatta. Venne così reso possibile lo sbarco in sicurezza delle truppe alleate angloamericane proseguendo nell’opera di ridimensionamento dei territori controllati dalla Wehrmacht. 

4 ottobre

Cade il 4 ottobre la memoria liturgica dedicata al santo patrono più importante d’Italia, San Francesco d’Assisi, meglio reso noto come il “poverello d’Assisi” per la sua vita dedicata all’accudire il prossimo ed il povero, il bisognoso, con aiuto morale, materiale e soprattutto spirituale. Fondò l’ordine monastico dei padri francescani. Divenne simbolo religioso italiano nel 1939, il 18 giugno più precisamente, grazie a Papa Pio XII. Fu ispiratore in tempi recenti dell’attuale pontefice Jorge Mario Bergoglio che nel 2013 scelse per primo in tutta la storia della Chiesa cattolica il nome pontificale del santo di Assisi. Uomo ricchissimo di umiltà e grande dovere samaritano, San Francesco ha segnato anche nell’arte a trecentosessanta gradi un punto di riferimento importante oltre che nella vita quotidiana di tanti religiosi e laici. 

24 ottobre

La Giornata delle Nazioni Unite (più precisamente il 24 ottobre 1945 con l’entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite) è parte della “settimana delle Nazioni Unite”, compresa tra il 20 ed il 26 ottobre di ogni anno. Dal 6 dicembre 1971 l’Assemblea ONU ne stabilì ufficialmente la ricorrenza. Durante questo momento internazionale molto importante, l’agenda degli eventi diventa ricca di incontri, conferenze, esposizioni e convegni tematici nonché culturali dedicati ad una vasta platea di esperti sociali/politici e non. In Italia è prevista l’esposizione simbolica della bandiera dell’ONU al di fuori degli edifici pubblici.

4 novembre  

Ultima grande occasione dell’anno in cui esibire la tanto citate bandierine non può che essere la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Istituzione risalente al 1916 come festa in onore alla vittoria italiana nella I Guerra Mondiale, con l’annessione dei territori di Trento e Trieste. Il 4 novembre indica la data di entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti nel quale i governanti concordarono la resa austro-ungarica nei confronti dell’Italia. Tale ricorrenza presenta la singolarità di essere stata la prima ed unica festa nazionale ad aver superato immutata almeno tre stati della storia italiana: età liberale, Ventennio fascista (durante il quale fu chiamata Anniversario della Vittoria) e Italia repubblicana. Nel 1921 vennero consegnate alla gloriosa struttura dell’Altare della Patria sita in Roma le spoglie del Milite Ignoto. Fino al 1976 il 4 novembre venne considerato giorno festivo mentre a partire dal 1977 con la riforma del calendario delle festività nazionali divenne “festa mobile” (ovvero che non possiede un giorno prefissato nel calendario ma la cui data cambia giorno da un anno all’altro) venendo ripercorsa puntualmente la prima domenica di novembre.


Tra le curiosità che compongono questa scelta singolare di celebrare avvenimenti (nazionali ed internazionali) degni di nota ed istituiti in modo consolidato dalla storia di ATM, per quanto riguarda le vetture tranviarie Sirio e Sirietto, bisogna denotare la mancanza dei supporti atti ad ospitare le bandierine facendo supporre un po’ di non intenzionale incuria per un dettaglio così minimo ma da quasi un secolo importante e presente su tutti i mezzi del parco meneghino. 

Altro aneddoto, conclusivo ma non meno trascurabile, la presenza dei piccoli vessilli viene assicurata anche durante particolari eventi quali, i più recenti ad esempio, la 92esima Adunata degli Alpini a Milano (centenario dell’Associazione Nazionale Alpini) nel 2019, la vittoria di Milano e Cortina d’Ampezzo per lo svolgimento degli XXV Giochi Olimpiadi Invernali previste nel 2026, e l’ultima, il 90° compleanno proprio dell’Azienda Trasporti Milanesi nel 2021 tenutosi lo scorso 22 maggio. A correndo sono state/possono essere integrate da speciali diciture unificate proposte sui display informativi esterni dei veicoli (le “velette”) oltre che veri e propri mezzi interamente dedicati al tema.

Veletta speciale “W GLI ALPINI” e bandierine in occasione dell’Adunata degli Alpini

Veletta speciale “MILANO 2026” e bandierine per l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali a Milano e Cortina d’Ampezzo

Veletta speciale “ATM 90 ANNI” e bandierine in concomitanza con il novantesimo anniversario dell’azienda municipale

90 anni per ATM!

La continua espansione della rete di trasporti meneghina determinò l’esigenza di costituire un’azienda speciale autonoma per svincolare un servizio così importante dalle lungaggini burocratiche.

Il 22 maggio 1931 il Podestà di Milano Marcello Visconti di Modrone dichiarò costituito il Servizio Tranviario in Azienda Autonoma Municipalizzata. Nacque così l’Azienda Tranviaria Municipale. L’A.T.M. iniziò a operare dal punto di vista amministrativo dal primo gennaio del 1932.

Il biglietto per i 90 anni

In occasione di questi 90 anni ATM ha previsto l’emissione di un biglietto speciale – la prima in assoluto con il sistema tariffario STIBM – in vendita dal 15 al 30 maggio presso le biglietterie automatiche e le rivendite.

We Planet & ATM per un futuro sostenibile

Il primo atto di un’accattivante iniziativa sociale a sfondo globale è andato in scena il 3 aprile scorso nella centralissima Piazza Duomo a Milano. Un’anteprima riguardante una serie di eventi che prenderanno vita tra i mesi di agosto e novembre dell’anno corrente tutti accomunati da un solo ma molteplice scopo: il futuro sostenibile. Un’apparente utopia non troppo lontana suddivisa in vari temi sociali, ambientali ed educativi nonché innovativi che verranno ampliati maggiormente grazie a mostre e conferenze indette da We Planet, un’autodefinitesi azienda atta alla salvaguardia planetaria delle risorse e degli occupanti al fine di, attraverso momenti creativi, multimediali e formativi insomma, una sorta di fucina delle idee comuni per restituire “ossigeno” al pianeta ed istruire delle consapevoli nuove generazioni di occupanti. La rinascita culturale, sorta nel cuore di Milano, prenderà il nome di “We Planet – 100 globi per un futuro sostenibile” (in collaborazione con il Gruppo Mondadori) ed è stata introdotta da una serie di sferiche concezioni artistiche installate nella piazza della splendida basilica meneghina, raffiguranti il geoide che ogni giorno ci ospita fornendoci risorse e spazi.

Una preview open-air momentanea accessibile sino al 5 aprile alla quale anche l’azienda municipale ATM ha partecipato tramite un globo realizzato dall’artista street bolognese operante come freelancer dal 2017, con lavori che spaziano dall’illustrazione alla grafica (approfondisci grazie al link del sito ufficiale di Luogo Comune -> https://www.luogocom.com/), raffigurando concettualmente i buoni propositi indetti per il trasporto pubblico a zero emissioni ipotizzato entro l’anno 2030. Con toni verdi dominanti, l’attacco d’arte replica, nello stile di Luogo Comune, i mezzi tranviari e gommati dispiegati per una flotta green ed innovativa già a partire da questi ultimi anni come gli autobus elettrici, ad esempio. Di seguito, alcuni particolari fotografati per gentile concessione da Claudia Radenti:

La kermesse ufficiale avrà modo di interagire con il pubblico a partire dal 27 agosto per poi concludersi il 7 novembre 2021, durante la quale verranno raccolti fondi impiegati per il raggiungimento di diciassette fondamentali Global Goals stabiliti dalle Nazioni Unite (SDGs – Nazioni Unite -> https://unric.org/it/agenda-2030/). In questo lasso di tempo i globi artistici prenderanno dimora nelle principali piazze di Milano per attirare curiosi ma anche importanti partner finanziatori del progetto. Il 2021 sarà quindi un anno di grande fermento per We Planet con un programma fittissimo di date concordate e periodi, tra conferenze ed esposizioni, i quali hanno lo scopo principale di generare milioni di contatti, viralità tra i temi proposti, ingaggio soprattutto dei più giovani ed ovviamente una grande interazione.


Tutto è ormai pronto e non resta che aspettare l’apertura delle danze con l’appuntamento del 20 luglio, quando sarà prevista la conferenza stampa ufficiale per il lancio dell’iniziativa nonché presentazione delle opere a Palazzo Reale, sempre a Milano. Per quanti volessero partecipare o seguire ogni sviluppo, di seguito i principali link utili:


– We Planet (sito ufficiale): https://weplanet.it/

– Preview open-air 03/04/05 aprile 2021: https://weplanet.it/comunicato-stampa-sabato-3-aprile-anteprima-weplanet-100-globi-per-un-futuro-sostenibile/

– Associazione We Planet + programma 2021: https://weplanet.it/wp-content/uploads/2021/02/WEPLANET-2021-MILANO-1.pdf

Riportati inoltre, per dovere di cronaca, i restanti globi esposti in Piazza Duomo: