In tram al Fuorisalone 2021

Cala il sipario e si spengono i riflettori su una delle settimane più coinvolgenti che il capoluogo di regione lombardo normalmente ospita durante l’anno, il quale come da copione, genera puntualmente un’ampia risonanza mediatica nonché interesse tra curiosi e cultori delle novità stilistiche a trecentosessanta gradi. Il mese di settembre, ovviamente, sancisce il periodo di giorni dedicati al del Salone Internazionale Del Mobile, una tradizione meneghina dal 1961 che fissa il punto di incontro mondiale per gli operatori (produttori, creatori, acquirenti, ecc…) del settore casa/arredamento. Manifestazione nata tra le mura della storica Fiera Di Milano, oggi dislocata nel distaccamento di Fieramilano realizzato nel 2005 nella città-satellite di Rho a ridosso di importantissime direttrici ferroviarie e stradali. Il Salone Del Mobile inoltre, da diversi anni, genera un coinvolgimento della città stessa ove numerosissime sono le attrattive ed iniziative che a colpi di stile, arte, design e creatività meravigliano i visitatori spaziando tra tantissimi luoghi, edifici e quartieri selezionati per presentare le ultime novità sul mercato: il cosiddetto Fuorisalone (o Fuori Salone). Insieme alla mostra principale nella sede di Rho creano la citata Milano Design Week. I padiglioni del polo fieristico presentano solitamente diverse macro-realtà:

Classico;

Design;

EuroLuce;

EuroCucina;

Salone Internazionale Del Bagno;

SaloneSatellite;

Anche la redazione di Passione Trasporti ha quindi avuto l’opportunità di partecipare ad alcune di queste promozioni “originali” invogliata dalla trovata pubblicitaria estremamente allettante e pertinente con quello che puntualmente viene trattato tra le righe di questa rubrica d’informazione. Due vetture tranviarie della serie 1500 (le classiche Ventotto) sono state le protagoniste di altrettante due differenti collezioni d’arredamento semoventi presentate ed apprezzate nei particolari qui di seguito.

– 1830 – “Fuorisalotto” di Febal Casa

Per l’azienda del Gruppo Colombini è stata riservata ed allestita per l’evento la Ventotto storica del deposito Baggio, da poco rigenerata nella sua veste arancione ministeriale. Attraverso la collaborazione ormai consolidata con IGP Decaux è stato possibile applicare sui colori originali una particolare livrea adesiva (tecnica del “wrapping”) rossa e bianca con il brand di Febal Casa, incluse decalcomanie “#FuorisalottoFebalCasa” e “Sali e…PARTY con noi!”. La vera sorpresa si cela ovviamente all’interno. Il classico comparto passeggeri con panche in legno e sostegni metallici è stato camuffato con un vero e proprio arredamento dedicato in grado di adattarsi alle forme della “Carrello”, organizzando così un lungo bancone con inserti a scomparsa, lato interbinario, uno spazio con pista dalla pavimentazione zebrata per ballare tra il mobile e la fila di sedute (ammorbidite da soffici cuscini) lato porte. I colori dominanti sono toni contrastanti, su tutti nero e rosso oppure bianco e nero. Gli storici finestrini a cremagliera hanno saputo coesistere con tenui tendine grigie svolazzanti nell’aria ancora calda di fine estate. Una postazione con consolle da disk jockey è stata collocata a ridosso del fondo della vettura, con l’ultima porta fuori servizio ed oscurata da uno specchio generante un più appartato angolo privato molto simile ad un salottino con tanto di confortevoli poltroncine e tavolini. Anche alcune piante hanno trovato posto lungo il tram, vicino alle porte di salita per godere della luce naturale entrante dai vetri e per generare un’atmosfera tipicamente domestica.

Il manovratore ha visto anch’esso ricoprire lo spazio retrostante la postazione di condotta con pannelli decorati e neon luminosi. La struttura lignea della 1830 ha permesso una splendida filodiffusione sonora dal vivo delle varie DJ interpellate per allietare l’evento a ritmo di musica mixata non-stop. Un piacere è stato apprezzare alla consolle la playlist della dolce Play Eva, seguita da altri artisti alternatisi nei vari giorni quali Norabee, Andy Rosh, Valentina Sartorio, Ellen Beat, Gisele, Lolla e Lateq.

A bordo non sono mancati momenti di intrattenimento come un moderno piano-bar, con un vero e proprio rinfresco servito da sorridenti ed espansive ragazze quali Anastasia e Laura, coordinate e supervisionate (così come tutto l’evento con il suo cronoprogramma) dalla giovane Federica Baldacci, social media specialist di Colombini Group. Un rinfrescante momento offerto ai presenti a base di veri e propri cocktail “da passeggio” realizzati da The Botanical Club (innovativa micro distillery di Gin a Milano) e da Dink It, il primo liquorificio italiano capace di imbottigliare ed offrire al cliente ottimi preparati alcolici. Una borsetta in tela commemorativa ed alcuni dépliant di Febal Casa corredano splendidamente l’esperienza di viaggio. La presenza originale di Febal Casa al Fuorisalone ha di certo avuto un grande impatto mediatico tra i visitatori, grazie anche all’indissolubile stato di connettività multimediale nel quale siamo immersi e nel cui oceano elettronico di informazioni possiamo, istante per istante, condividere i nostri momenti. Doveroso quindi spendere qualche precisazione sull’azienda e la sua attività. La sammarinese Febal Casa nasce come attività a sé stante, acquisita negli anni dal Gruppo Colombini all’interno del quale, tramite la guida dello studio A++, vengono progettate e realizzate le nuove collezioni. Oggigiorno coesiste con le divisioni Colombini Casa, Colombini Group Contract, Offic’è e Rossana. La 1830 ha eseguito, durante la design week dal 4 al 10 settembre, un itinerario tipico dei servizi tranviari turistici e/o a noleggio con classici passaggi che hanno riguardato gli angoli più salienti della Milano “da bere” (qui nel dettaglio le due tabelle utilizzate dalla 1830 durante il Fuorisalone: https://www.febalcasa.com/it/percorsi-tram-fuorisalone/).

– 1702 – “My Senses: muoversi con stile” di Michele Perlini (Lapitec + Mafi + Arthesi)

Una grande firma necessità il giusto supporto per veicolare la sua capacità creativa. Per questo la 1702 è stata prescelta ad ottemperare tale compito. La vettura è l’unica dell’attuale parco storico a rivestire una curiosissima tinta bianco latte con inserti grigi ed azzurri. Negli anni Ottanta, precisamente nel 1984, AMSA, ATM e Centrale del Latte si fecero promotrici dell’iniziativa “Tramcittà Biancopulita” con il patrocinio del Comune di Milano e del WWF. Essa nacque per sensibilizzare i cittadini di tutte le fasce di età, ma soprattutto le nuove generazioni, verso la cultura del rispetto per l’ambiente che ci circonda. La 1702 ha per ciò ricevuto questa livrea speciale durante l’evento, mantenuta a ricordo dell’idea di una grande collaborazione per una città che ha sempre visto sino a quel periodo, causa estrema industrializzazione, una scarsa attenzione verso un equilibrio ecologico ideale. È stata successivamente salvaguardata come veicolo storico del parco ATM, noleggiabile ed utilizzabile per eventi come appunto, il Fuorisalone. L’interior designer Michele Perlini, giovanissimo artista, ha quindi avuto l’onore di progettare e curare il riallestimento della Ventotto attraverso l’esposizione denominata “My Senses”, un’occasione unica per veicolare le novità del momento sfruttando i cinque sensi. Ma procediamo per ordine. Perlini nasce a Verona nel 1982 mentre dal 2007 è laureato in architettura sostenibile, titolo ottenuto presso l’università IUAV di Venezia. Per anni ha frequentato lo studio di famiglia fondato nel 1974 a Verona. Trattasi di uno specialista in architettura sostenibile, a basso consumo energetico e ovviamente, in design. “My Senses” vuole essere un’esperienza di sostenibilità e mobilità studiata essere sviluppata dall’ideatore nei cinque giorni di esposizione (dal 5 al 10 settembre). Infatti ogni giornata della Milano Design Week in cui il tram ha percorso l’itinerario cittadino è stato dedicato al design di un senso percettivo differente come ad esempio lo showcooking affiliato al gusto. Per ultimi ma non meno importanti la vista e l’udito, attraverso un DJ set ed uno show con videomapping dei massimi progetti dell’architetto. Gli interni della 1702 hanno quindi subito una rivisitazione in chiave moderna con la creazione di uno spazio mondano. Il nostro, con il suo ARCSTudio Perlini, si è avvalso della collaborazione di importantissimi marchi del settore per raggiungere l’obiettivo quali Lapitec (collezione “Musa”) per i tavoli in pietra sinterizzata, Mafi per il parquet e Arthesi per la consolle da cucina. Seguono come partnership e sponsor Dornbracht, Galante Sas, Davide Groppi e Dedar per rifiniture e dettagli. La livrea, sempre ad opera di IGP Decaux con pellicole apposite, ha visto dei toni bianco e azzurro, interrotta sui finestrini da un’immagine raffigurante il designer stesso e la parola chiave per la condivisone social dell’evento “#TraMySenses” realizzata con una font retrò. Insomma, nel complesso uno stile tra futuro, eleganza praticità, modernità dinamica con le radici metaforiche che affondano in un elemento consolidato dalla centenaria storia e dal tempo: il tram.

Urge per doverosa cronaca, non prima giungere al punto conclusivo, menzionare altre tre vetture, 1597, 1879 e 1968, le quali nel contempo hanno effettuato servizio ordinario sponsorizzando sempre le iniziative del “Supersalone 2021” di Rho con pellicolatura realizzata appositamente e velettone pubblicitario sull’imperiale a corredo.

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Uno sfratto (temporaneo) per la Ventotto “da corsa” monzese

Scemano, così come le rigeneranti, agognate ma brevi vacanze, gli ultimi momenti d’agosto, lasciando spazio alla fondamentale ciclica ripresa delle attività abituali che caratterizzano da sempre settembre pur regalando ancora temperature favorevoli e giornate pienamente estive, miti.

Uno degli appuntamenti stagionali più importanti nel mondo del motorsport è sicuramente il Gran Premio di Formula Uno che prenderà il via sull’asfalto del circuito dell’Autodromo Nazionale di Monza il weekend di domenica 12 settembre, tra le mura e la natura di uno dei parchi recintati più belli e grandi d’Europa. Il tracciato secolare (costruito nel 1922 a tempo di record, quasi voler imitare i campioni che lo avrebbero percorso) ospita questa tradizione velocistica da innumerevoli anni così come una singolare presenza tra le file del suo “dietro le quinte”, ovvero i paddock, dove meccanici e team si sono adoperati nella messa a punto dei micidiali bolidi di ogni epoca.

La vettura tranviaria appartenente precedentemente all’Azienda Trasporti Milanesi, matricola 1904, venne acquistata per sole 150 mila lire (oggi meno di un centinaio di euro) nel febbraio del 1981 dall’Associazione Amici dell’Autodromo & Del Parco Di Monza che ne organizzò il trasporto tramite carrello stradale sino al Parco di Monza, quindi entro il perimetro del circuito e, infine, la nuova colorazione in un rosso molto somigliante a quello delle invincibili automobili del cavallino di Maranello. Mantenendo molti elementi d’origine, con un restauro estetico in quanto non più semovente, risalente a pochi anni fa, ha ospitato tra le panche in legno al suo interno momenti associativi della congregazione di appassionati che ne ha sempre gestito e curato l’integrità. Negli scorsi giorni, grazie all’ausilio di gru e mezzi stradali per trasporti eccezionali, è stata sollevata e temporaneamente “sfrattata” dall’attuale sede dinanzi il padiglione deputato all’area destinata a locali e negozi con caratteristica copertura arcuata per permettere il rinnovo di tale porzione d’Autodromo dedicata alla Ventotto con il suo caratteristico spezzone di binario. È stata quindi prontamente collocata in uno spazio a lato dell’ex residenza del direttore dell’impianto sportivo, oggi Casa Brembo a ridosso delle tribune interne in uscita dalla variante Ascari, protetta da alcune transenne ma facilmente (e finalmente) ammirabile nella sua completezza dopo decenni di segregazione tra un perimetro composto da fitte, rigogliose ma curate, siepi. Nonostante ciò, la 1500 “da corsa” non prenderà parte all’evento automobilistico quest’anno richiamando i tifosi con la sua eccezionale sagoma degna di un vero pesce fuor d’acqua, una nave in una foresta, in questo caso, un tram tra le fronde arboree.

Questo tipo di motrici tranviarie non ha mai storicamente percorso gli antichi binari della tranvia monzese, raggiungendo sulle proprie ruote, in quanto deputate al solo servizio urbano, il deposito brianzolo di Desio ma come inoltro alla demolizione, trainate da altrettanti veicoli elettrici ferrati del medesimo notevole valore culturale. A completezza è doveroso menzionare, stimolando la curiosità del lettore, di un breve tratto armato con binari a scartamento non ordinario presente in autodromo durante e successivamente la sua costruzione: inizialmente utilizzato per la movimentazione di carrellini tipo decauville minerari per il trasporto di materiali edili, cambiandone la disposizione dei binari il tragitto è servito come breve linea per intrattenere i primi visitatori del nuovissimo tracciato deputato a glorificare il pilota come figura tra i massimi simboli del futurismo italiano.

La 1904 troverà la definitiva collocazione proprio dinanzi Casa Brembo in un futuro imminente, concedendo tempo per la realizzazione del nuovo spazio espositivo. 

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Passione Trasporti – On Air! [VIDEO]

Passione Trasporti è stata orgogliosamente ospite dei microfoni di Radio Regione nel programma #Live_Social. Un piacevole momento disquisendo di TPL e tematiche legate al mondo dei trasporti che accumuna una sostanziosa community di fruitori degli innumerevoli servizi offerti e quotidianamente coinvolge milioni di persone in tutto il mondo in modo inconsapevole. Un intervento mirato anche sulla presentazione delle attività digitali di Passione Trasporti all’interno delle aree tematiche del sito.
Passione Trasporti è ormai sempre più un contenitore reale che virtuale, in grado di specializzarsi in contenuti propedeutici ad instaurare un seguito che potrebbe eventualmente vedersi concretizzato in incontri, manifestazioni, eventi per rafforzare il senso di appartenenza ad un’idea che oggigiorno la società moderna pone troppo spesso in secondo piano anche a causa dell’impiego prioritario del tempo in scopi lavorativi, quindi remunerati e tattici per il proprio sostentamento ma non sani per soffermarsi a riflettere veramente su ciò che di bello ci circonda e ci accomuna. Un messaggio via etere, come la radio insegna, vuole essere l’auspicio di esserci costantemente e direttamente in contatto con un pubblico che è sia spettatore che giudice dell’operato di chi, come Passione Trasporti, concorre come tentativo di distaccamento culturale dal futile, dal frivolo e commercialmente nauseante che ogni giorno puntualmente ci bersaglia di prodotti, concetti pre-confezionati e mode.

Il rilancio di Milano viaggia… in tram

È opera di queste ore, sul sito ufficiale del Comune di Milano, la pubblicazione di un importante documento elaborato il 13 luglio scorso e frutto di dibattito della seduta telematica avvenuta tra i membri del consiglio di Municipio 1 del capoluogo lombardo. Come ordine del giorno, approvato all’unanimità, la valorizzazione delle vetture tranviarie storiche ATM a scopo turistico e culturale, ovvero, una presa di posizione importante su una questione da tempo rimandata o taciuta tanto da decretare il destino di numerosi veicoli di grande interesse storico in maniera definitiva ed irrecuperabile. Una strada lunga da percorrere, anche per sensibilizzare la coscienza dell’azienda municipalizzata che al momento non prospetta uno scenario adeguato a quest’originale attrattiva, la quale, in luoghi come Torino è, ad esempio, molto più sentita e rilanciata, con uno scontato ritorno di pubblico interessato veramente numeroso.


Nel testo, sono moltissimi i passaggi che vengono affrontati e le novità da introdurre proposte come carne sul fuoco, per sfruttare al massimo il “tesoro” celato da troppo tempo tra le mura dei depositi di mamma ATM. Importanti sono le condizioni emerse del materiale rotabile e delle strutture del deposito dismesso di Desio (MB) così come la collezione Ogliari del museo Volandia di Somma Lombardo (VA). Vetture e motrici che reclamano certamente giustizia, dopo l’onorato servizio prestato durante un secolo che, nonostante l’avvento della tecnologia, non le ha mai condannate in fretta e furia alla fiamma ossidrica grazie alla loro semplicità e robustezza in esercizio. L’istituzione di un museo, infatti, potrebbe racchiudere almeno in forma statica tanti pezzi di non quantificabile interesse mentre quelli ancora atti, potrebbero ogni giorno percorrere la città lungo un percorso realizzato su misura per toccare i luoghi più prestigiosi della città, un’ipotizzata linea 20, con un massimo di 4 o 5 tabelle, sia per giorni festivi che lavorativi. Da citare la figura chiave di Mattia Abdu, appassionato ma anche assessore di zona nell’ambito Urbanistica e Mobilità, il quale, da conoscitore, riporta differenti e precise matricole di vetture le quali potrebbero rivivere una seconda giovinezza proprio sui binari o, per lo meno, non nelle file degli accantonati nella cosiddetta Area 51 di ATM o meglio conosciuta come deposito Precotto.

Ecco quindi il desiderio di riabilitare, oltre alle classiche tipo 1928, le care serie 700, con allestimento per passeggeri, l’unità 609 di grandissimo valore per l’epopea tranviaria milanese, l’unità 5137 già protagonista nei mesi trascorsi di un glorioso ritorno nel deposito Baggio, l’unità 4825 da ripristinare funzionalmente e l’effimera nonché sperimentale vettura 4500 “tram innovativo a pavimento ribassato”, frutto nel 1984 di un Frankenstein by OMS ottenuto da due Ventotto incidentate. Il documento si conclude con paragrafi immancabili riguardanti lo stato di conservazione e manutenzione di quanto precedentemente citato intraprendendo azioni di tutela e di censimento al fine di scongiurare abomini quali demolizioni, cannibalizzazioni o cessioni a terzi/privati.


Grazie all’audace azione dall’assessore Abdu, rincarata e supportata da chi ha a cuore questo patrimonio pubblico, è auspicabile il poter iniziare ad ammirare i primi segnali di cielo sereno ed azzurro, oltre la coltre di nubi che imperversavano da decenni sui destini di agglomerati semoventi ferrosi e lignei, plasmati da antichi operai-artigiani per poi consacrarli al mito della storia attraverso il silenzioso lavoro quotidiano che dalla notte dei tempi contraddistingue il rapporto, dapprima tra uomo ed animale, in seguito tra uomo e macchina.


La documentazione inerente la seduta del 13/07 è riportata di seguito nella sua interezza, fruibile dal lettore.

Due Ventotto storiche per il “Servizio Celere”

Importanti novità in vista per le due “biverdi” del parco storico tranviario operativo di ATM. Le Ventotto 1723 (e molto probabilmente) 1847, da anni facenti parte dell’asset di vetture preservate e riportate già in condizioni d’origine circa le varie epoche attraversate dall’azienda municipale, hanno visto collocarsi sul frontale squadrato, vanto del design razionalista, l’alloggio con la relativa cassetta dedicata al Servizio Celere postale. Dotazione urbana riservata alle motrici di alcuni depositi percorrenti determinate linee (1, 2, 25, 29 e 30) le quali transitavano da luoghi di interscambio commerciale quali le stazioni ferroviarie. Una su tutte, la “cattedrale del movimento” (secondo Ulisse Stacchini, architetto) alias Milano Centrale la quale vantava anche un servizio avanzatissimo di posta pneumatica. Un addetto durante la sosta alla fermata tranviaria, provvedeva allo svuotamento della cassettina metallica trasferendone il contenuto in appositi sacchi. Una curiosità, capitava non di rado che i contenitori fossero chiusi o non svuotati, generando malcontento e lamentele da parte dell’utenza.

Inizialmente sprovviste, le unità 1723 e 1847 durante la revisione generale (operata e conclusa per la prima, ancora in atto durante la stesura dell’articolo per la seconda vettura citata) verranno abbellite con tale dispositivo, dal chiaro fascino retrò, grazie alle maestranze dell’Officina Generale di ATM sita in Via Teodosio, salvo variazioni in corso d’opera. Un manufatto ancora originale facente parte della collezione di memorabilia appartenente ad Ambrogio Mortarino, presidente della locale Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento, ha permesso, previo prestito ad ATM, la riproduzione in più copie dello stesso con un sorprendente risultato verosimile, anche attraverso le sapienti mani degli operatori della manutenzione e del restauro.

È stato quindi possibile quindi ammirare già la sferragliante 1723, lucente, con il nuovo dettaglio alloggiato tra il faro centrale e la porta di salita anteriore, dove anticamente era previsto. Le motrici serie 1500 nei due toni verdi, così anacronistici oggigiorno, avranno occasione di mostrarsi.

Nella sequenza di immagini a corredo, la 1723 movimentata tra i depositi Baggio e Teodosio avente già ricevuto la nuova cassettina postale.

Eurotram: altri indizi del revamping?

In servizio da oltre vent’anni, iniziando una discussa carriera sulla rete ATM sin dal 1999, giungono ora a ricevere quello che, secondo discrezioni pubbliche risalenti al 2019, sembrerebbe il programma definito di revamping a loro dedicato, per svecchiarne e correggere problemi o errori di gioventù mai del tutto estinti e che hanno a lungo costretto tali prodotti ABB Tecnomasio/Adtranz a soste per manutenzione molto frequenti oppure all’utilizzo dedicato ad una sola linea, ad oggi il 15.
Sono questi gli Eurotram o tram serie 7000 per la municipalizzata di Milano, vetture snodate a più elementi (7, identificati con lettere: A, C, E, G elementi dispari intercalati ai moduli con comparto viaggiatori, corti e sostenuti da carrelli, B, D F gli elementi pari con le aree per il pubblico), che hanno visto assegnata il 12 gennaio del 2021 la gara di tale operazione tecnica all’azienda Bombardier Transportation Italy di Vado Ligure (da poco acquistata dal gruppo Alstom). Il design di Zagato, che nel 2001 valse l’ambito premio “Compasso D’Oro”, verrà salvaguardato da interventi sia dedicati alla sostituzione delle apparecchiature elettriche di trazione e sia alla stessa linea estetica con l’adesione alla livrea gialla standardizzata, attualmente in corso di estensione anche sui tram Sirio (vedi news PT del 23/03/2021) divenendo molto più simile al medesimo modello in forza alla tranvia di Porto, in Portogallo.
Già da alcuni anni, infatti, è presente su diversi forum e circolante on-line, una serie di immagini ritraenti un semi-Eurotram presso l’officina ATM di Via Teodosio che parrebbe lasciare intendere il risultato finale di quello che potranno osservare gli utenti quando i primi di tali veicoli tranviari a pianale ribassato torneranno “in pista” dopo il revamping: è la vettura 7022, coinvolta in un tamponamento contro un altro Eurotram nel 2015 a Rozzano (in Via Grandi) per distrazione del tranviere, su sua medesima ammissione (clicca su questo link per visionare una serie di immagini sulla vicenda).
Trattasi, se pur con alcuni dubbi, di un prototipo il quale però non verrà riabilitato al servizio, utile per sperimentare le soluzioni di allestimento (ad esempio le sedute a muro gialle tipo Leonardo AnsaldoBreda/Hitachi Rail) e probabilmente di altri dettagli più legati all’affidabilità. Infatti, i restanti veicoli del complesso risiedono accantonati presso il deposito Precotto in attesa di miglior destino.

Il complesso 7008 lascia quindi intendere alcune variazioni estetiche ricavate grazie ai dettagli fotografici quali alcuni sostegni per i viaggiatori, delle fasce nere ad oscurare la parte bassa dei finestrini ed una colorazione di una parte del frontale con la cromia giallo Milano. Tutto ciò alimenta l’idea di continue prove e modifiche atte a definire l’aspetto definitivo che contraddistinguerà gli Eurotram nei prossimi anni.

Altra serie di particolari utili a capire quanto stia avvenendo dietro i portoni della stanza dei bottoni di ATM è stata proposta indirettamente venerdì 18 giugno 2021 con il trasferimento trainato dell’Eurotram 7008 tramite l’ausilio della vettura 1771 in arancio ministeriale del deposito Ticinese. Movimentazione avvenuta tra le officine di Via Teodosio sino il deposito Baggio attraverso il percorso Lambrate – Adelaide Di Savoia – Bixio – Porta Venezia – Repubblica – Garibaldi – Monumentale – Procaccini – Sempione – Arco Della Pace – Quinto Alpini – Ariosto – Baracca – Piemonte – De Angeli.

A conclusione, una dettagliata sequenza di immagini ad immortalare l’insolito trasferimento lungo i differenti scorci cittadini come contesto fotografico dell’inusuale accoppiata.

ATM e la storia: quando i mezzi si “vestono” a festa

In questi novant’anni di ininterrotto e prestigioso servizio pubblico, fatto di un crescendo costante nella qualità del tipo di offerta proposta, ATM nella sua storia ha inevitabilmente introdotto diverse situazioni culturali e sociali a stretto contatto con la città che rappresenta e serve. Tra i tanti rimane degna di nota per la sua curiosità, l’usanza di celebrare alcune ricorrenze attraverso l’impiego di bandierine collocate su appositi alloggi ai lati dei montanti frontali, in alto, sulle diverse categorie di veicoli circolanti nel parco municipale.

Nel tempo e nelle epoche sono cresciuti a dieci i momenti durante l’arco dei trecentosessantacinque giorni nei quali i mezzi escono dai depositi prendendo servizio adornati con questi singolari piccoli vessilli sventolanti durante la marcia. I drappi, di forma solitamente triangolare, riportano il tricolore nazionale e lo stemma della città di Milano con la croce rossa ed il “bisson” (biscione) con fanciullo su campo bianco.

Quando poter osservare questo particolare e temporaneo abbellimento?

11 febbraio 

Le bandierine vengono installate in occasione della firma dei Patti Lateranensi, avvenuta nel febbraio 1929 tra il Regno D’Italia (Benito Mussolini) e la Santa Sede (Cardinale Gasparri) nel riconosciuto stato pontificio ed entrati in vigore dal 7 giugno dello stesso anno sino al 1984, durante il quale subirono una revisione legislativa. Tutt’oggi, se pur questa ricorrenza non sia più così sentita, come lo fu nonostante la caduta del governo fascista e la nascita della Repubblica Italiana, è rimasta tra i motivi storicamente istituiti da ATM designati per la circolazione dei mezzi urbani decorati “a festa”.

Dal 18 al 22 marzo

Cinque dì che ricorrono a marzo nella memoria dei milanesi e lombardi più attenti: le cinque giornate di Milano. Una situazione in cui, nel 1848, Milano (capitale dell’allora Regno Lombardo-Veneto) venne temporaneamente liberata dal giogo austriaco grazie ad un’audace e storica rivolta cittadina causata dal malcontento generatosi dopo un lungo periodo di dominazione. Fu il preludio della I Guerra di Indipendenza italiana, gettando così le basi per una serie di moti rivoluzionari esplosi in quella che sarebbe diventata successivamente l’Italia, nell’unità del suo regno.

25 aprile

Importantissima data che segna la svolta ufficiale di una delle pagine più buie ma fondamentali della giovanissima ed incombente Repubblica Italiana. Il 25 aprile 1945 prese atto l’insurrezione fomentata dai comandi delle truppe partigiane e di liberazione contro i rimasugli dell’occupazione nazifascista nonché contro gli alleati nostrani, ultimi fedelissimi del Duce, Benito Mussolini. Una battaglia civile, ideologica e convinta, combattuta al grido di “Arrendersi o perire!” rivolto agli sconfitti della grande scena degli schieramenti sullo scacchiere di guerra mondiale.

1 maggio

Per i festeggiamenti riguardanti la festività mondiale dei lavoratori, coincidente per la cultura cattolica con il giorno dedicato a San Giuseppe, biblicamente citato come un artigiano dedito alla lavorazione del legno. La data risale all’entrata in vigore nel 1867 a Chicago (Illinois) della prima legge che regola il lavoro quotidiano esercitato nel limite di otto ore. In Italia, questa decisione ancora in vigore attualmente, venne presa in considerazione ed approvata solamente durante il periodo fascista dal governo Mussolini nel 1923. Per un breve periodo di tempo, dal 1924 al 1945, si decise di anticiparla al 21 di aprile, con il conio del “Natale di Roma”. 

9 maggio 

“Giorno Europeo” oppure “Festa dell’Europa”, a memoria del piano di cooperazione economica presentato nel 1950 da Robert Schuman e Jean Monnet con una lungimirante visione federale composta dai diversi stati compresi nell’area continentale, appunto, europea. Celebrazione inizialmente concordata con il Consiglio d’Europa il 5 di maggio a memoria della fondazione avvenuta nel 1949. Tale denominato “Giorno dell’Europa” sopravvisse fino al 1964. La decisione definitiva venne presa dalla Comunità Economica Europea nel 1985, tutt’oggi rimanente in vigore.

Da sottolineare anche, avvenuta proprio il 9 maggio 1945, la capitolazione della Germania nazista caduta principalmente per mano dell’Armata Rossa. Per tale occasione le bandierine esposte sui veicoli in servizio raffigurano il vessillo europeo, con le stelle gialle disposte in modo circolare su sfondo rettangolare blu.

2 giugno

Tra il 2 ed il 3 giugno 1946, l’Italia intera, stremata da anni di guerra, carestia e sofferenza, viene chiamata alle urne per decidere il futuro della nazione: repubblica oppure monarchia. La vittoria della prima sul regno italiano fu ottenuta ma non con poche difficoltà. Il referendum costituzionale portò quindi alla formazione della Repubblica Italiana, quindi alla sua ricorrenza concordata proprio il 2 giugno. In questa giornata sono diverse le celebrazioni svolte principalmente nella capita. A Roma infatti il Presidente della Repubblica depone puntualmente una corona d’alloro sull’Altare della Patria in omaggio al Milite Ignoto, anonimo caduto per la patria tra i tantissimi che si sacrificarono e dei quali non si seppe la reale sorte delle spoglie mortali. Segue, successivamente una splendida parata lungo il viale dei Fori Imperiali che vede in campo tutti i reparti militari impiegati nella sicurezza e controllo del Paese. Anche a Milano vi si rende omaggio in modo così unico, attraverso i mezzi di trasporto come “veicolo” culturale.

28 settembre

Episodio storico meno conosciuto al quale sono riservati pochi onori se pur di grande contributo per la fondazione dell’attuale stato italiano. Il 28 settembre è una delle quattro giornate che videro Napoli protagonista di accesi scontri tra civili, dissidenti e militari tedeschi con la partecipazione dell’italico alleato fascista. Dal 27 al 30 settembre 1943 un’aspra battaglia per le vie locali vide la perla partenopea tra le primissime grandi città europee ad insorgere contro il giogo nazifascista ormai in disfatta. Venne così reso possibile lo sbarco in sicurezza delle truppe alleate angloamericane proseguendo nell’opera di ridimensionamento dei territori controllati dalla Wehrmacht. 

4 ottobre

Cade il 4 ottobre la memoria liturgica dedicata al santo patrono più importante d’Italia, San Francesco d’Assisi, meglio reso noto come il “poverello d’Assisi” per la sua vita dedicata all’accudire il prossimo ed il povero, il bisognoso, con aiuto morale, materiale e soprattutto spirituale. Fondò l’ordine monastico dei padri francescani. Divenne simbolo religioso italiano nel 1939, il 18 giugno più precisamente, grazie a Papa Pio XII. Fu ispiratore in tempi recenti dell’attuale pontefice Jorge Mario Bergoglio che nel 2013 scelse per primo in tutta la storia della Chiesa cattolica il nome pontificale del santo di Assisi. Uomo ricchissimo di umiltà e grande dovere samaritano, San Francesco ha segnato anche nell’arte a trecentosessanta gradi un punto di riferimento importante oltre che nella vita quotidiana di tanti religiosi e laici. 

24 ottobre

La Giornata delle Nazioni Unite (più precisamente il 24 ottobre 1945 con l’entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite) è parte della “settimana delle Nazioni Unite”, compresa tra il 20 ed il 26 ottobre di ogni anno. Dal 6 dicembre 1971 l’Assemblea ONU ne stabilì ufficialmente la ricorrenza. Durante questo momento internazionale molto importante, l’agenda degli eventi diventa ricca di incontri, conferenze, esposizioni e convegni tematici nonché culturali dedicati ad una vasta platea di esperti sociali/politici e non. In Italia è prevista l’esposizione simbolica della bandiera dell’ONU al di fuori degli edifici pubblici.

4 novembre  

Ultima grande occasione dell’anno in cui esibire la tanto citate bandierine non può che essere la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Istituzione risalente al 1916 come festa in onore alla vittoria italiana nella I Guerra Mondiale, con l’annessione dei territori di Trento e Trieste. Il 4 novembre indica la data di entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti nel quale i governanti concordarono la resa austro-ungarica nei confronti dell’Italia. Tale ricorrenza presenta la singolarità di essere stata la prima ed unica festa nazionale ad aver superato immutata almeno tre stati della storia italiana: età liberale, Ventennio fascista (durante il quale fu chiamata Anniversario della Vittoria) e Italia repubblicana. Nel 1921 vennero consegnate alla gloriosa struttura dell’Altare della Patria sita in Roma le spoglie del Milite Ignoto. Fino al 1976 il 4 novembre venne considerato giorno festivo mentre a partire dal 1977 con la riforma del calendario delle festività nazionali divenne “festa mobile” (ovvero che non possiede un giorno prefissato nel calendario ma la cui data cambia giorno da un anno all’altro) venendo ripercorsa puntualmente la prima domenica di novembre.


Tra le curiosità che compongono questa scelta singolare di celebrare avvenimenti (nazionali ed internazionali) degni di nota ed istituiti in modo consolidato dalla storia di ATM, per quanto riguarda le vetture tranviarie Sirio e Sirietto, bisogna denotare la mancanza dei supporti atti ad ospitare le bandierine facendo supporre un po’ di non intenzionale incuria per un dettaglio così minimo ma da quasi un secolo importante e presente su tutti i mezzi del parco meneghino. 

Altro aneddoto, conclusivo ma non meno trascurabile, la presenza dei piccoli vessilli viene assicurata anche durante particolari eventi quali, i più recenti ad esempio, la 92esima Adunata degli Alpini a Milano (centenario dell’Associazione Nazionale Alpini) nel 2019, la vittoria di Milano e Cortina d’Ampezzo per lo svolgimento degli XXV Giochi Olimpiadi Invernali previste nel 2026, e l’ultima, il 90° compleanno proprio dell’Azienda Trasporti Milanesi nel 2021 tenutosi lo scorso 22 maggio. A correndo sono state/possono essere integrate da speciali diciture unificate proposte sui display informativi esterni dei veicoli (le “velette”) oltre che veri e propri mezzi interamente dedicati al tema.

Veletta speciale “W GLI ALPINI” e bandierine in occasione dell’Adunata degli Alpini

Veletta speciale “MILANO 2026” e bandierine per l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali a Milano e Cortina d’Ampezzo

Veletta speciale “ATM 90 ANNI” e bandierine in concomitanza con il novantesimo anniversario dell’azienda municipale

We Planet & ATM per un futuro sostenibile

Il primo atto di un’accattivante iniziativa sociale a sfondo globale è andato in scena il 3 aprile scorso nella centralissima Piazza Duomo a Milano. Un’anteprima riguardante una serie di eventi che prenderanno vita tra i mesi di agosto e novembre dell’anno corrente tutti accomunati da un solo ma molteplice scopo: il futuro sostenibile. Un’apparente utopia non troppo lontana suddivisa in vari temi sociali, ambientali ed educativi nonché innovativi che verranno ampliati maggiormente grazie a mostre e conferenze indette da We Planet, un’autodefinitesi azienda atta alla salvaguardia planetaria delle risorse e degli occupanti al fine di, attraverso momenti creativi, multimediali e formativi insomma, una sorta di fucina delle idee comuni per restituire “ossigeno” al pianeta ed istruire delle consapevoli nuove generazioni di occupanti. La rinascita culturale, sorta nel cuore di Milano, prenderà il nome di “We Planet – 100 globi per un futuro sostenibile” (in collaborazione con il Gruppo Mondadori) ed è stata introdotta da una serie di sferiche concezioni artistiche installate nella piazza della splendida basilica meneghina, raffiguranti il geoide che ogni giorno ci ospita fornendoci risorse e spazi.

Una preview open-air momentanea accessibile sino al 5 aprile alla quale anche l’azienda municipale ATM ha partecipato tramite un globo realizzato dall’artista street bolognese operante come freelancer dal 2017, con lavori che spaziano dall’illustrazione alla grafica (approfondisci grazie al link del sito ufficiale di Luogo Comune -> https://www.luogocom.com/), raffigurando concettualmente i buoni propositi indetti per il trasporto pubblico a zero emissioni ipotizzato entro l’anno 2030. Con toni verdi dominanti, l’attacco d’arte replica, nello stile di Luogo Comune, i mezzi tranviari e gommati dispiegati per una flotta green ed innovativa già a partire da questi ultimi anni come gli autobus elettrici, ad esempio. Di seguito, alcuni particolari fotografati per gentile concessione da Claudia Radenti:

La kermesse ufficiale avrà modo di interagire con il pubblico a partire dal 27 agosto per poi concludersi il 7 novembre 2021, durante la quale verranno raccolti fondi impiegati per il raggiungimento di diciassette fondamentali Global Goals stabiliti dalle Nazioni Unite (SDGs – Nazioni Unite -> https://unric.org/it/agenda-2030/). In questo lasso di tempo i globi artistici prenderanno dimora nelle principali piazze di Milano per attirare curiosi ma anche importanti partner finanziatori del progetto. Il 2021 sarà quindi un anno di grande fermento per We Planet con un programma fittissimo di date concordate e periodi, tra conferenze ed esposizioni, i quali hanno lo scopo principale di generare milioni di contatti, viralità tra i temi proposti, ingaggio soprattutto dei più giovani ed ovviamente una grande interazione.


Tutto è ormai pronto e non resta che aspettare l’apertura delle danze con l’appuntamento del 20 luglio, quando sarà prevista la conferenza stampa ufficiale per il lancio dell’iniziativa nonché presentazione delle opere a Palazzo Reale, sempre a Milano. Per quanti volessero partecipare o seguire ogni sviluppo, di seguito i principali link utili:


– We Planet (sito ufficiale): https://weplanet.it/

– Preview open-air 03/04/05 aprile 2021: https://weplanet.it/comunicato-stampa-sabato-3-aprile-anteprima-weplanet-100-globi-per-un-futuro-sostenibile/

– Associazione We Planet + programma 2021: https://weplanet.it/wp-content/uploads/2021/02/WEPLANET-2021-MILANO-1.pdf

Riportati inoltre, per dovere di cronaca, i restanti globi esposti in Piazza Duomo:

Zona arancione… ministeriale

Sembra che la voglia di ripartenza a Milano sia più forte, più tenace anche di tutte le condizioni limitative sulla circolazione imposte in questi ultimi giorni, le quali tenteranno di esercitare l’ennesima stratta di vite sulla diffusione del COVID-19. Soprattutto per quanto riguarda il settore culturale/divulgativo ed artistico, in particolare quello cinematografico. E di tutto ciò ne sono protagonisti, direttamente o indirettamente anche i mezzi tranviari grazie al fascino intramontabile delle vetture entrate ormai a far parte dell’immaginario collettivo.

L.go Cairoli

Dopo le motrici 711 tra le comparse del film “I Fratelli De Filippo” (articolo completo) e la 1847 in bella mostra sul set di “Carla” (articolo completo), entrambe in cromia biverde, è il turno della 1830 nel vivace arancione ministeriale ancora immacolato grazie alla Revisione Generale conclusa a fine 2019. La Ventotto, assegnata al deposito Baggio, è vivacemente apparsa, mercoledì 10 marzo, tra i “ciak” di quella che sembrerebbe essere una nuova serie TV prodotta da Netflix e tratta dal romanzo omonimo di Marco Missiroli, “Fedeltà”. Costituita da sei avvincenti episodi, sarà prodotta da BiBi Film e vedrà tra gli attori principali Michele Riondino e Lucrezia Guidone (Carlo e Margherita rispettivamente) con le riprese destinate a concludersi entro proprio il 2021. “Fedeltà”, titolo vincitore tra l’altro del 73° Premio Strega Giovani, sarà girato, per l’appunto, tra Milano, Rimini e Roma.

Il tram arancione velettato 2 P.le Negrelli / P.za Bausan ed il suo conduttore hanno trascorso l’impegnativa giornata seguendo le direttive della regia e non di una qualsiasi tabella destinata al servizio ordinario. L’itinerario per le scene in marcia, già collaudato in precedenza, ha visto percorrere il classico “anello” tra P. za Castello, Foro Buonaparte e L. go Cairoli transitando come sempre dinanzi il quartier generale di ATM sito in via Bettino Ricasoli come ad omaggiare la genesi della grande tradizione tranviaria milanese.

C.so Vercelli

Come di consueto, di seguito, una selezione dei migliori scatti della giornata:

L’inverno a Milano è sabbia tra i binari

L’alternanza ciclica delle stagioni, segno di collaudati moti rotatori e rivoluzionari della Terra, è un meccanismo perpetuo inviolabile, nemmeno dai tragici risvolti dell’anno trascorso che hanno avuto la meglio sulle nostre abitudini lavorative e sociali più care, venendo così totalmente disfatte nella loro quotidianità. Come il tempo di un orologio scorre indisturbato, così quello atmosferico non ha possibilità di essere artificiosamente variato ed innegabilmente, lunedì 21 dicembre 2020 ha avuto luogo il solstizio d’inverno. Ben prima però, il freddo e l’acqua hanno iniziato ad appannare i vetri delle tiepide case nel capoluogo lombardo e nel circondario, innescando fenomeni di umidità importanti tanto da interessare anche il sistema tranviario, quindi la circolazione dei veicoli il cui contatto ferro su ferro è molto labile, necessitando una soluzione alle numerose perdite di attrito di cui questo materiale soffre sin da quando venne combinato nella forma ruota-rotaia.

A garantire un valido aiuto durante il periodo compreso tra ottobre e marzo, scendono in campo le “sabbiere”, motrici tranviarie particolari il cui unico ma essenziale compito è rilasciare al passaggio, come in una fiaba per infanti, una scia fumosa composta da sabbia silicea finissima selezionata per le qualità meccaniche con cui ripristina l’aderenza delle ruote dei tram nei tratti più soggetti al fenomeno di slittamento. Un numero esiguo di “sabbiere” è stato ricavato nel corso della loro dismissione dal servizio ordinario, circa a metà degli anni ’60, da vetture a due assi truck serie 700. Rimossi gli interni adibiti a sedute per i passeggeri ed equipaggiate internamente con tramogge e relativo sistema elettropneumatico lanciasabbia, circolano secondo particolari tabelle e percorsi comprendo più capillarmente possibile l’intera rete tranviaria, salvo quella interurbana. Veicoli semplici ed affascinanti, sono a tutti gli effetti i tram circolanti più datati, se si conta la loro origine come ex serie 600, su cui ATM possa contare nel secolo corrente.

Vediamo quindi nel dettaglio quelle che tra il 2020 ed il 2021 sono operativamente state avvistate e che hanno onoratamente svolto il loro ruolo anche durante il periodo di chiusura e limitazione causa l’aggravarsi della pandemia:

704

Deposito Leoncavallo, utilizzata in prestito per coprire i servizi del deposito Precotto. Giunta poi al deposito Baggio intorno al mese di marzo;

ATM 704 – Via Privata Anassagora
ATM 705 – V.le Luigi Sturzo

705

Deposito Leoncavallo, unità particolare bidirezionale (ex-veicolo di servizio) in tono arancio ministeriale, ha circolato per il medesimo deposito di appartenenza;

706

Deposito Baggio, utilizzata in alternanza con l’unità “gemella” 718 che ha sostituito in alcune occasioni causa guasto a quest’ultima;  

ATM 706 – Carrobbio
ATM 712 – Via Giuseppe Ripamonti (foto di repertorio)

712

Deposito Baggio, imprestata al deposito Ticinese nel 2019, non è stato riscontrato il suo utilizzo in questa stagione di “sabbiere”, grazie alla presenza in servizio del veicolo strada-rotaia Mercedes-Benz Unimog U400 in dotazione all’impianto. Accantonata operativa a Baggio;

713

Deposito Messina, ha svolto servizio per qualche settimana in prestito presso il deposito Precotto prima dell’arrivo della motrice 704. Sostante ancora a Precotto e contrassegnata con la scritta “VETTURA IN USO NON PRELEVARE MATERIALE”, lasciando intuire difatti la sua operatività seppur momentaneamente accantonata;

ATM 713 – P.le Cimitero Maggiore (foto di repertorio)
ATM 718 – P.le Antonio Cantore

718

Deposito Baggio, utilizzata in alternanza con l’unità “gemella” 706. Ripristinata totalmente dopo una serie di svii non gravi avvenuta nel corso degli ultimi due anni;

719

Deposito Precotto, utilizzata in prestito per coprire i servizi del deposito Messina in alternanza al veicolo strada-rotaia Mercedes-Benz Unimog U400 in dotazione all’impianto. Nel mese di dicembre durante la fitta nevicata caduta su Milano, ha regolarmente svolto servizio sulle linee coperte da Precotto. Ritornata in quest’ultimo deposito a fine febbraio.

ATM 719 – Via Mac Mahon

Il servizio, se pur di “seconda mano” per queste arzille vecchiette, sembra non essere ancora giunto al termine e rimane viva la speranza di poter sempre aver certa la loro presenza sui binari di Milano.