L’inverno a Milano è sabbia tra i binari

L’alternanza ciclica delle stagioni, segno di collaudati moti rotatori e rivoluzionari della Terra, è un meccanismo perpetuo inviolabile, nemmeno dai tragici risvolti dell’anno trascorso che hanno avuto la meglio sulle nostre abitudini lavorative e sociali più care, venendo così totalmente disfatte nella loro quotidianità. Come il tempo di un orologio scorre indisturbato, così quello atmosferico non ha possibilità di essere artificiosamente variato ed innegabilmente, lunedì 21 dicembre 2020 ha avuto luogo il solstizio d’inverno. Ben prima però, il freddo e l’acqua hanno iniziato ad appannare i vetri delle tiepide case nel capoluogo lombardo e nel circondario, innescando fenomeni di umidità importanti tanto da interessare anche il sistema tranviario, quindi la circolazione dei veicoli il cui contatto ferro su ferro è molto labile, necessitando una soluzione alle numerose perdite di attrito di cui questo materiale soffre sin da quando venne combinato nella forma ruota-rotaia.

A garantire un valido aiuto durante il periodo compreso tra ottobre e marzo, scendono in campo le “sabbiere”, motrici tranviarie particolari il cui unico ma essenziale compito è rilasciare al passaggio, come in una fiaba per infanti, una scia fumosa composta da sabbia silicea finissima selezionata per le qualità meccaniche con cui ripristina l’aderenza delle ruote dei tram nei tratti più soggetti al fenomeno di slittamento. Un numero esiguo di “sabbiere” è stato ricavato nel corso della loro dismissione dal servizio ordinario, circa a metà degli anni ’60, da vetture a due assi truck serie 700. Rimossi gli interni adibiti a sedute per i passeggeri ed equipaggiate internamente con tramogge e relativo sistema elettropneumatico lanciasabbia, circolano secondo particolari tabelle e percorsi comprendo più capillarmente possibile l’intera rete tranviaria, salvo quella interurbana. Veicoli semplici ed affascinanti, sono a tutti gli effetti i tram circolanti più datati, se si conta la loro origine come ex serie 600, su cui ATM possa contare nel secolo corrente.

Vediamo quindi nel dettaglio quelle che tra il 2020 ed il 2021 sono operativamente state avvistate e che hanno onoratamente svolto il loro ruolo anche durante il periodo di chiusura e limitazione causa l’aggravarsi della pandemia:

704

Deposito Leoncavallo, utilizzata in prestito per coprire i servizi del deposito Precotto. Giunta poi al deposito Baggio intorno al mese di marzo;

ATM 704 – Via Privata Anassagora
ATM 705 – V.le Luigi Sturzo

705

Deposito Leoncavallo, unità particolare bidirezionale (ex-veicolo di servizio) in tono arancio ministeriale, ha circolato per il medesimo deposito di appartenenza;

706

Deposito Baggio, utilizzata in alternanza con l’unità “gemella” 718 che ha sostituito in alcune occasioni causa guasto a quest’ultima;  

ATM 706 – Carrobbio
ATM 712 – Via Giuseppe Ripamonti (foto di repertorio)

712

Deposito Baggio, imprestata al deposito Ticinese nel 2019, non è stato riscontrato il suo utilizzo in questa stagione di “sabbiere”, grazie alla presenza in servizio del veicolo strada-rotaia Mercedes-Benz Unimog U400 in dotazione all’impianto. Accantonata operativa a Baggio;

713

Deposito Messina, ha svolto servizio per qualche settimana in prestito presso il deposito Precotto prima dell’arrivo della motrice 704. Sostante ancora a Precotto e contrassegnata con la scritta “VETTURA IN USO NON PRELEVARE MATERIALE”, lasciando intuire difatti la sua operatività seppur momentaneamente accantonata;

ATM 713 – P.le Cimitero Maggiore (foto di repertorio)
ATM 718 – P.le Antonio Cantore

718

Deposito Baggio, utilizzata in alternanza con l’unità “gemella” 706. Ripristinata totalmente dopo una serie di svii non gravi avvenuta nel corso degli ultimi due anni;

719

Deposito Precotto, utilizzata in prestito per coprire i servizi del deposito Messina in alternanza al veicolo strada-rotaia Mercedes-Benz Unimog U400 in dotazione all’impianto. Nel mese di dicembre durante la fitta nevicata caduta su Milano, ha regolarmente svolto servizio sulle linee coperte da Precotto. Ritornata in quest’ultimo deposito a fine febbraio.

ATM 719 – Via Mac Mahon

Il servizio, se pur di “seconda mano” per queste arzille vecchiette, sembra non essere ancora giunto al termine e rimane viva la speranza di poter sempre aver certa la loro presenza sui binari di Milano.

5 pensieri su “L’inverno a Milano è sabbia tra i binari

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