VETTURE MONUMENTATE E/O CEDUTE A PRIVATI
EL TRAM DE MILAN… – Appunti ed aneddoti sul simbolo dinamico di Milano per eccellenza
Le “Ventotto” (serie 1500 ATM o “Carrello”, per via della loro caratteristica costruttiva rivoluzionaria) nel sono sicuramente le vetture tranviarie milanesi più iconiche per eccellenza, grazie al loro stile, alla loro longevità ed affidabilità tecnica.
Nel 1926 si decise di adottare a Milano tram a grande capacità, comuni nelle città statunitensi più popolose ma ancora rare nel continente europeo.
Nel febbraio del 1927 vennero immesse in servizio le due prime vetture prototipo realizzate sulla linea urbana 20 (Loreto – V.le Basilicata). Gli ottimi risultati offerti portarono alla commessa, quindi alla costruzione di altrettante 500 unità gemelle, avvenuta tra il 1929 e il 1930. Addirittura per velocizzarne la produzione alcune componenti meccaniche vennero inizialmente realizzate oltre Oceano e marchiate “Made in USA”.
Inizialmente le vetture, in uno splendido verde a due toni, disponevano soltanto delle porte di salita/discesa anteriore e centrale. Tra il 1931 e il 1936 venne ricavata una mezza porta posteriore che tra il 1938 e il 1939 divenne della medesima ampiezza delle altre due già presenti. Questo aggiornamento decretò la fine del tipico salottino con i divanetti in velluto rosso posizionato in coda al tram, caratteristica riscontrabile solo sulla motrice storica noleggiabile per tour o eventi matricola 1503, ricostruita dalle officine ATM secondo progetti dell’epoca.
Nel 1934 due unità vennero accoppiate con comando multiplo per il servizio sulla circonvallazione, vennero presto ripristinate come in origine. Nel 1937 due vetture (1676, 1771) vennero equipaggiate da TIBB con un avviatore a pedale. La sperimentazione si protrasse solo sulla matricola 1676 fino al 1943, quando venne distrutta dai bombardamenti alleati.
Durante la fase finale distruttiva della II Guerra Mondiale, con attacchi che colpirono Milano nell’agosto del ’43, andarono distrutte duecento “Ventotto” e quattro vennero gravemente danneggiate. Tra il 1944 e il 1949 tutte le vetture ad eccezione della 1624 vennero rimesse in servizio, ventiquattro di queste impiegate temporaneamente come rimorchi e contrassegnate dalla cifra 0 dinanzi il numero di servizio ordinario (ad esempio la vettura 1736 la quale diventò 01736) vennero relegate sulle linee di circonvallazione al gancio di vetture serie 600. Nel 1949 vennero ripristinate come motrici a tutti gli effetti. Nel dopoguerra, cento vetture vennero ricostruite con avviatore automatico TIBB tipo APN, ruote elastiche (resilienti) e frenatura moderna di tipo elettropneumatico.
A partire dal 1970 circa, in occasione della Revisione Generale (RG), le vetture abbandonano la livrea biverde per ricevere quella arancione “ministeriale” più visibile e individuabile, estesa ad un gran numero di veicoli operanti nel TPL.
Nel 1972 si abbandonò definitivamente la captazione elettrica tramite dispositivo ad asta (chiamata in dialetto “pertegheta“) per consentire la stessa mediante pantografo asimmetrico. Nei primi tempi vi fu una compresenza dei due sistemi per consentire la circolazione sulle linee non ancora adeguate.
Nel 1977, con l’arrivo dei primi Jumbo Tram, sono stati intrapresi i primi effettivi accantonamenti della serie 1500. Inizialmente vennero radiate le vetture adeguate con avviatore APN. La dotazione passò da 501 a 407 vetture.
Nel 1984 due vetture coinvolte in un incidente stradale vennero inviate presso le Officine di Cittadella (poi gruppo FIREMA) per l’allestimento della vettura innovativa articolata sperimentale 4500, con pianale ribassato per l’accesso da parte del pubblico.
Tra il 1988 e il 1992, 250 unità vennero sottoposte ancora alla Revisione Generale. In questa occasione vengono apportate numerose modifiche, come i rubinetti pneumatici per l’apertura delle porte sostituiti da un comando elettropneumatico più intuitivo e pratico.
A partire dal 2010, 125 unità sono state sottoposte alla Revisione Generale, con un importante aggiornamento e riordino delle apparecchiature di bordo. Un intervento conclusosi nel 2020 con la consegna della vettura 1880. Ad oggi operano giornalmente, oltre alle “Carrello” di linea, anche speciali matricole facenti parte del parco storico rievocanti toni e situazioni del passato glorioso che Milano e la sua gente hanno saputo concedere a questi tram.