La storia della vettura 1949 risale, come tutte le Ventotto, alla fine degli anni ’20. Venne infatti consegnata il 25 novembre 1929 dalle Officine Elettro-Ferroviarie Tallero (OEFT) in livrea, allora in uso, a due toni di verde. Nel 1935 venne aggiunta la mezza porta posteriore che venne poi raddoppiata al pari delle porte anteriore e centrale nel 1939.
Nel luglio 1971 la vettura ha ricevuto, con la sua prima revisione generale, la cromia arancio ministeriale ed ha regolarmente svolto servizio passeggeri sino al dicembre del 2000. Venne poi selezionata, nel gennaio 2001, per essere utilizzata come vettura adibita alla verifica dell’ingombro esercitato dai neonati Sirio mediante l’applicazione di alcuni spessori esterni simulanti la sagoma dei nuovi tram, collegati a sensori controllati da una postazione appositamente collocata a bordo della vettura stessa, nel comparto passeggeri.
Per diverso tempo, ha svolto il compito di traino per le vetture articolate delle serie 7100, 7500 e 7600 che venivano scaricate dai relativi trasporti eccezionali gommati, provenienti dalle linee di produzione, in Piazza Axum e condurle ai rispettivi depositi tranviari destinati ad accoglierle.
Dopo oltre 27 anni dall’ultimo ingresso in officina per revisione, la 1949 è stata sottoposta a nuovi interventi di restyling tra il 2019 e il 2020 presso le Officine Generali ATM di Teodosio riacquistando un vivido color arancione come ne testimoniano le immagini a corredo del testo.
Il 17 giugno 2021, è quindi stata trainata dalla gemella ma ancora in servizio ordinario 1747, dal deposito Precotto effettuando l’itinerario dep. Precotto – P.le Egeo – V.le Fulvio Testi – V.le Marche – V.le Lunigiana – Stazione Centrale – Via Vitruvio – P.le Bacone – V.le Abruzzi – P.za Aspromonte – Via Antonio Porpora diretta verso le Officine Generali di via Teodosio al fine di apportare alcune modifiche post-revisione che probabilmente le permetteranno di viaggiare autonomamente una volta concluse le lavorazioni.
Il 27 maggio 2021 è venuta a mancare l’étoile Carla Fracci, divenuta icona nazionale nonché mondiale per essere stata una delle più eccelse ballerine del ventesimo secolo. Il comune di Milano ha deciso di ricordarla e celebrarla rivestendo una vettura tranviaria di un bianco candido, con la modesta ma ben composta dicitura in rosso “Milano per Carla Fracci”.
L’iniziativa è stata subito avanzata dal sindaco Giuseppe Sala, in seguito ai funerali (celebrati il 29 maggio) della quasi ottantacinquenne artista prima danzatrice della Scala di Milano, ed è stata ben accolta da ATM che ha realizzato per l’occasione, giusto il tempo tecnico di ideare, trasporre ed applicare la singolare dedica, una veste adatta alla selezionata vettura 1880, l’ultima delle 125 unità della serie “Carrello” 1500 per il servizio di linea ad essere sottoposta alla Revisione Generale.
Dal 7 giugno la vettura circola ufficialmente sulla linea 1 transitando proprio davanti il Teatro alla Scala, omaggiando anche sonoramente, con la squillante campanella di cui ogni tram è dotato, la memoria della Fracci e del padre tranviere.
Da menzionare anche una splendida iniziativa tenutasi proprio il giorno delle esequie, voluta e sentita dai tranvieri di Milano, con i tram della linea 1 in servizio deputati a “scampanellare” simbolicamente, dalle ore 12:00 alle ore 18:00, ad ogni passaggio dinanzi lo splendido teatro sito in Via Filodrammatici, a pochi passi dal Duomo. In particolare ed accolta da un grande applauso della folla, la vettura 1785, in direzione Greco, è apparsa vestita a lutto durante la cerimonia funebre con una rappresentanza dell’Azienda Trasporti Milanesi: a corredo le bandierine delle grandi ricorrenze svolazzanti sopra la cabina del manovratore e la veletta rigida, normalmente utilizzata come supporto pubblicitario, divenuta una grande fascia nera da requiem.
L’Azienda Trasporti Milanesi, nota con l’acronimo ATM, è la società che da quasi un secolo gestisce il servizio di trasporto pubblico a Milano e in molti comuni della città metropolitana. La sua storia è legata a quella della mobilità e dello sviluppo della metropoli lombarda, che ha saputo innovare e adeguarsi alle esigenze dei cittadini e dell’ambiente.
La continua espansione della rete di trasporti meneghina determinò l’esigenza di costituire un’azienda speciale autonoma per svincolare un servizio così importante dalle lungaggini burocratiche.
La nascita dell’ATM risale al 22 maggio 1931, quando il Comune di Milano, nelle mani del Podestà di Milano Marcello Visconti da Modrone decise di trasformare l’allora presente Azienda Tranviaria Municipale, che dal 1917 si occupava delle linee tranviarie urbane, in azienda autonoma. L’obiettivo era quello di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio, che si basava principalmente sui tram, ma che dal 1933 iniziò ad integrare anche le filovie e dal 1939 le autolinee interurbane.
Nel dopoguerra, l’ATM dovette affrontare le sfide poste dal boom economico, che portò ad un aumento della domanda di trasporto e ad una maggiore congestione del traffico. Per far fronte a queste problematiche, l’ATM ampliò la rete di superficie, introducendo i rinomati Jumbotram nel parco mezzi, vetture con una capienza di 250 passeggeri. Al contempo avviò il progetto di costruzione della metropolitana, che fu inaugurata nel 1964 con la linea 1, la “rossa”, tra le stazioni di Lotto e Sesto Marelli. Nel 1965, l’ATM cambiò la sua denominazione in Azienda Trasporti Municipali, per sottolineare la sua vocazione a gestire il trasporto pubblico in tutte le sue declinazioni. Nel 1969, aprì invece la linea 2 della metropolitana, la “verde”, che collegava le stazioni ferroviarie di Cadorna e Centrale.
Gli anni ’70 e ’80 furono caratterizzati da una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e alla qualità della vita urbana. L’ATM si impegnò a promuovere una mobilità integrata e multimodale, potenziando il servizio di superficie, introducendo i primi parcheggi di interscambio e realizzando la Linea 3 della metropolitana, la “gialla”, che aprì nel 1990. Inoltre, l’ATM rinnovò il suo parco mezzi, acquistando i primi autobus a pianale ribassato e i moderni tram Eurotram.
Nel 1999, l’ATM divenne una società per azioni di proprietà del Comune di Milano e assunse la denominazione di Azienda Trasporti Milanesi. Nel 2006, nacque il Gruppo ATM, composto da 14 società tra capogruppo, controllate e collegate, che si occupano di diversi servizi per la mobilità sostenibile, come la gestione dei parcheggi e della sosta, il car sharing, il bike sharing, il servizio a chiamata e le zone a traffico limitato. Il Gruppo ATM gestisce anche il trasporto pubblico in 96 comuni della città metropolitana di Milano e in parte della provincia di Monza e della Brianza, tramite la società Nord Est Trasporti, e la metropolitana di Copenaghen, tramite la controllata Metro Service.
Dal 2013, l’ATM gestisce la nuova Linea 5 della metropolitana, la “lilla”, la prima in città completamente automatizzata, senza conducente. L’ATM gestisce anche la metropolitana leggera che collega la stazione di Cascina Gobba, sulla Linea 2, con l’ospedale San Raffaele, e la funicolare che collega Como a Brunate, impianto di grande valenza storica e turistica.
L’ATM è una delle aziende leader nel settore dei trasporti pubblici in Italia e in Europa, con oltre 800 milioni di viaggiatori all’anno, una rete di oltre 1.400 km e un parco mezzi di oltre 2.500 unità3. La sua missione è quella di offrire un servizio efficiente, sicuro, accessibile e innovativo, in grado di soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini e di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e della vivibilità della città.
Il 2022 ha visto l’inaugurazione della quinta linea metropolitana di Milano, la “blu” e una grande sfida di rilancio a seguito della pandemia da COVID 19 che ha radicalmente cambiato le esigenze della città.
Il biglietto per i 90 anni
In occasione di questi 90 anni ATM ha previsto l’emissione di un biglietto speciale – la prima in assoluto con il sistema tariffario STIBM – in vendita dal 15 al 30 maggio presso le biglietterie automatiche e le rivendite.