Una notizia ormai ufficiale, secondo le ultime dichiarazioni di ATM, è quella che nessuna testata la quale si occupi quotidianamente di trasporti e mobilità, incentivandole, vorrebbe mai battere: l’ultima tranvia interurbana che collega Milano alla Brianza, conosciuta più freddamente sui quadri orario come linea 179, è giunta letteralmente al capolinea. Dal 1° di ottobre la centenaria direttrice sarà sostituita, con buona pace dei pendolari e dei tanti affezionati al simpatico “Frecciarancio”, da un collegamento svolto da autocorse il quale, parallelamente, seguirà la tranvia sulla trafficatissima SP 44 in entrambi i sensi.


Stando al verdetto ormai decretato dall’azienda esercente, il termine ultimo per salutare e mirare ancora in servizio questo particolare quanto unico collegamento tranviario, è sicuramente venerdì 30, corrente mese ed anno. In seguito al rientro dell’ultimo complesso di motrici nella serata di tale data, salvo imprevisti o cambi di politiche interne nonché miracoli mantenendo antiche promesse elettorali, alcun tram solcherà e fischierà più con il suo riconoscibile richiamo acustico, gli antichi binari posati tra Milano e la Briansa.


Un doveroso commiato attanaglia il cuore di chi lotta sempre per il diritto e la facilitazione d’accesso ad una mobilità sempre più “smart”, più “green” ed altre importanti parole di stampo internazionale, purtroppo ancora lontana dalle vere necessità di chi più ne ha bisogno per essere libero di vivere senza barriere nel mondo moderno. Un addio che vuole dimostrarsi più un “arrivederci” per la secolare ed umile istituzione semovente ferrata, linea tranviaria fautrice della “carrozza di tutti”, massima istituzione democratica ed educativa, scuola ambulante di cortesia e di relazioni civiche ma anche testimone dell’evoluzione storica e sociale della provincia milanese, brianzola e delle generazioni di uomini che hanno creduto nell’idea di un futuro migliore per tutti.

